L’intervento del capo dello Stato per la Festa della Repubblica: 76 anni fa l’Italia in un referendum aboliva la monarchia sabauda
«La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito», scrive il presidente Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per la festa del 2 giugno.
«Il 2 giugno di 76 anni fa, con la scelta della Repubblica, il popolo italiano si incamminò sulla strada della pace, archiviando le avventure belliciste proprie di un regime autoritario come quello fascista. Una opzione che venne poi solennemente ratificata nella Costituzione – continua il capo di Stato – Il nostro contributo alla causa della pace e della cooperazione internazionale si è caratterizzato con l’adesione alla Nato, con la costruzione graduale e crescente della unità europea, con la partecipazione all’ONU e alle sue iniziative. Fu possibile realizzare un clima di crescente fiducia che, diminuendo le tensioni, consentiva di ridurre ragioni e clima di un confronto talvolta ai limiti del contrasto, senza tuttavia mai oltrepassare quelli che conducono al conflitto».
Le parole di Mattarella ricordano quanto sta accadendo in Ucraina con l’invasione delle truppe russe: «L’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace – afferma – La pace non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati. Una pace basata sul rispetto delle persone e della loro dignità, dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica».
La cerimonia ai Fori Imperiali
Si aprono le celebrazioni della 76esima Festa della Repubblica con la presenza del presidente Sergio Mattarella insieme alle più alte cariche dello Stato. La cerimonia inizia con il classico rito della deposizione della corona d’alloro col nastro tricolore sul monumento del Milite Ignoto, sull’Altare della Patria.
Presenti anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il ministro della difesa Lorenzo Guerini, i presidenti di Senato e Camera Fico e Casellati. Successivamente, le cariche dello Stato assisteranno dalla tribuna di via dei Fori Imperiali alla classica parata militare e al sorvolo delle Frecce Tricolori nei cieli della Capitale. A dare il via alla sfilata sarà l’esibizione del trio lirico Il Volo, che intonerà l’inno nazionale.