E’ terminato l’incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e papa Leone XIV. Il colloquio, iniziato alle 9 nel Palazzo apostolico vaticano, ha avuto una durata di 40 minuti. “Ho portato al papa l’affetto dell’Italia”, ha detto il capo dello Stato, che subito dopo l’incontro in Vaticano si è recato ad Arezzo, dove ha inaugurato il festival di Rondine, cittadella della pace.
Secondo quanto riportato da Vatican news, appena arrivato, Mattarella ha presentato al Papa la delegazione e, subito dopo si è svolto il tradizionale scambio dei doni. Papa Leone XIV ha consegnato al presidente il messaggio per la Pace di Papa Francesco. “Ho reso omaggio alla sua tomba a Santa Maria Maggiore il giorno prima del Conclave“, ha risposto il capo dello Stato, che ha donato al Pontefice due volumi cinquecenteschi su Sant’Agostino.
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I colloqui con Parolin
Subito dopo il colloquio a porte chiuse, Mattarella ha incontrato anche il Segretario di Stato della Santa sede, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Mirosław Wachowski, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati.
In un comunicato della Sala Stampa vaticana si evince che “durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti. Ci si è soffermati su temi di carattere internazionale, con particolare attenzione ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Nel prosieguo della conversazione – informa ancora il comunicato – sono state affrontate alcune tematiche di carattere sociale, con speciale riferimento al contributo della Chiesa nella vita del Paese“.
La visita di Mattarella in Vaticano
A poche settimane dalla messa che ha inaugurato il nuovo pontificato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato oggi in Vaticano per la prima visita ufficiale a Papa Leone XIV. Intorno alle 9 del mattino il Capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura, ha attraversato in sito piazza San Pietro, dove era atteso dal reggente della Casa Pontificia, mons. Leonardo Sapienza, e da alcuni gentiluomini della Famiglia
Pontificia.
Dal cortile il presidente ha poi raggiunto la seconda Loggia, che ospita la Biblioteca Privata del
Papa, dove è attualmente in corso l’incontro. Nella delegazione che ha accompagnato la prima carica dello Stato vi è anche il ministro degli affari Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani. A seguire l’incontro anche l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Di Nitto.
Mattarella-Papa Leone: la pace al centro dell’incontro
E’ ormai noto, non solo ai fedeli, che uno dei temi che tocca fortemente papa Leone XIV è la pace. Ed è probabile che, oltre alle questioni relative al rapporto della Santa Sede con l’Italia, sia stato questo uno dei principali argomenti del colloquio. Dal primo invito a una pace “disarmata e disarmante“, agli appelli per l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, all’offerta della Santa sede come luogo dei negoziati tra Russia e Ucraina, papa Prevost ha già fatto della pace il primo vero simbolo del suo pontificato.
Lo stesso Mattarella è tornato spesso sul tema, l’ultima volta proprio ieri in un messaggio inviato al presidente della Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea. “La pace è un principio divenuto cardine del diritto internazionale e rappresenta il fondamento dell’ordine giuridico globale, come solennemente affermato dalla Carta delle Nazioni Unite“, ha detto il presidente della Repubblica, sottolineando anche come il rischio che la politica internazionale sta correndo in questo momento è proprio quello di un’erosione del diritto e del dialogo in favore della forza.
Fondamentali in questo senso anche le dichiarazioni del capo dello Stato in occasione della ricorrenza del 2 giugno, in cui si è denunciata la gravità della situazione a Gaza e soprattutto l’inaccettabilità del “rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario“.
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