Mattarella al G7 Parlamenti: “Per tutelare libertà e pace bisogna cooperare”

L'intervento del presidente Mattarella all'apertura del G7 Parlamenti ha ricordato ai paesi presenti l'importanza di trovare strumenti di cooperazione per tutelare la libertà dei popoli

Redazione
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presenziato ieri pomeriggio all’apertura della 22esima Conferenza dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi membri del G7 a Castelvecchio, nel centro storico di Verona.

Nella giornata di oggi è previsto l’arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la  presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. I lavori sono iniziati ieri 5 settembre e dureranno fino a domani 7 settembre. I temi di cui si discuterà sono diversi: sicurezza e sviluppo, il G7 per l’Africa e il Mediterraneo, intelligenza artificiale e cyber-sicurezza. Alla fine della riunione è prevista l’adozione di una Dichiarazione finale.

In vista dell’importante evento il questore di Verona Roberto Massucci ha blindato la città con 400 addetti delle forze dell’ordine.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Le parole del presidente Mattarella

Il presidente ha inaugurato la 22esima edizione del G7 Parlamenti con un discorso in cui ha ricordato ai diversi paesi presenti l’importanza della cooperazione e i valori della democrazia e che, citando David Sassoli, “la democrazia si costruisce ogni giorno. Siamo coraggiosi, non dobbiamo averne paura”.

“Alle democrazie del G7 compete ripartire da questo nucleo di condivisione di valori. I nostri Parlamenti, insieme, possono e devono immaginare strumenti e modalità di cooperazione che consentano, ascoltando le istanze dei nostri cittadini, di tutelare le libertà dei nostri popoli, di ricostruire quell’ordine che è stato barbaramente infranto. Le tre sessioni di lavoro, alle quali vi apprestate a dedicarvi, ben possono corrispondere a questi obiettivi”, ha dichiarato Mattarella.

“Oggi i Parlamenti nazionali legiferano sulla base di scelte che hanno unito gli Stati in forme sempre più avanzate di cooperazione” ha continuato il presidente, affermando che nessuno stato può risolvere da solo i grandi temi globali come la crescita economica, le migrazioni e l’intelligenza artificiale e la sicurezza cibernetica. “Le complessità geopolitiche, economiche, tecnologiche richiedono nuove forme e nuovi strumenti. Soluzioni che devono essere accompagnate da un alto grado di esigente legittimazione democratica, di condivisione e comprensione da parte dei cittadini. Le sfide dei nostri tempi vanno affrontate alla luce dei diritti propri alla dignità di ogni persona e di tutti i popoli”.

Mattarella ha ricordato che i valori di democrazia, libertà e pace provengono proprio dalle istituzioni parlamentari ed è proprio da queste che vengono tutelate. La vocazione internazionale dei Parlamenti, che risale all’Unione Interparlamentare nel 1889, è uno strumento di dialogo per i popoli. “La cooperazione trova in esse il luogo delle scelte per promuovere valori comuni di pace, stabilità e prosperità, producendo, nel tempo, crescita, maturazione e consolidamento delle basi della comunità internazionale”, ha detto il presidente.

Poi ha parlato del G7 Parlamenti, di come questo sia fondamentale in questo periodo, soprattutto perché consente alle democrazie di dialogare: “È per me un onore aprire questo incontro dei Presidenti delle Camere Basse dei Parlamenti del G7. Si tratta di un momento fondamentale nella vita di questa organizzazione e consentitemi innanzitutto di ricordare che fu a Roma, nel 2001, che i Paesi G7 condivisero, per la prima volta, l’opportunità di istituire questo incontro annuale nell’ambito della presidenza di turno. Si tratta di un evento che arricchisce il calendario internazionale della diplomazia parlamentare con un’occasione di dialogo fra le democrazie, che assume, in questa fase storica, un valore determinante per il futuro delle nostre società”.

Ha concluso ricordando la guerra in Ucraina, che considera come un’azione distruttrice per tutto ciò per cui si è lavorato in questi ultimi anni: “Questo ruolo della democrazia a livello globale appare oggi una sfida ancora più importante. L’aggressione russa all’Ucraina cerca di distruggere quel che nel tempo abbiamo costruito, ovvero un ordine internazionale fondato sul diritto, sul dialogo, sulla pace, per valori condivisi. Un ordine purtroppo violato in numerose altre occasioni”.

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