Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è da ieri in Corea del Sud, prima fermata di un viaggio che proseguirà in Uzbekistan. Accolto dalla nuova ambasciatrice d’Italia Emilia Gatto, (con un passato anche alla RP presso l’ONU di New York), la visita si è aperta con la deposizione di una corona di fiori al cimitero nazionale di Seul, dove incontrerà il presidente coreano Yoon Suk-yeol.
Oggi una delle tappe più simboliche: il capo dello Stato, mentre gravano i conflitti in Medio Oriente e Ucraina, sarà a Panmunjom, nella striscia cuscinetto fra le due Coree,
Leggi Anche
Mattarella resterà in Asia quasi una settimana
Accompagnato dalla figlia Laura e dalla delegazione italiana guidata dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il capo di stato resterà in Asia per quasi una settimana. Dopo la tappa in Corea del Sud, che lo porterà anche al 38° parallelo al confine con la Corea del Nord, Mattarella si sposterà a Tashkent per incontri politici con le autorità dell’Uzbekistan.
Dunque dal 7 al 9 novembre il presidente della Repubblica visiterà Seoul e Daegu, mentre dal 9 all’11 sarà a Tashkent e Samarcanda in Uzbekistan.
La tappa a Panmunjom, luogo dello storico armistizio tra le due Coree
Il capo dello Stato sarà oggi, mercoledì 8 novembre, a Panmunjom, luogo dello storico armistizio tra le due Coree, dopo un durissimo conflitto che atterrì il mondo dal 1950 al 1953. Parliamo di quasi 2 milioni di morti stimati, contando anche le perdite americane e cinesi. Panmunjom è a 60 km a nord della capitale coreana e a 10 km a est di Gaeseong (in Corea del Nord). Costituisce l’Area di sicurezza congiunta (Jsa), controllata dall’Onu, una fascia demilitarizzata larga 4 Km che divide in due la Corea e un popolo (le cui famiglie separate non possono assolutamente avere contatti).
© Riproduzione riservata