Con 114 sì, il reato universale sulla maternità surrogata passa il primo vaglio del Parlamento. Se favorevole anche il Senato – che esaminerà la legge a settembre – varrà l’obbligo per i magistrati di perseguire un cittadino anche laddove abbia commesso l’illecito all’estero.
La proposta di legge a prima firma Carolina Varchi di Fratelli d’Italia va a integrare la normativa già esistente: la legge 40 del 2004.
Maternità surrogata: che cos’è
La maternità surrogata – chiamata anche utero in affitto o gestazione per altri – è la pratica in cui una donna si obbliga contrattualmente a portare avanti una gravidanza per conto dei genitori intenzionali o committenti. La madre surrogata deve poi rinunciare a qualsiasi diritto sul bambino al momento della nascita: il neonato, infatti, viene affidato immediatamente ai genitori intenzionali.
In molti sono contrari alla maternità surrogata. Ciò a causa dei rischi di sfruttamento della madre “biologica” e dei pericoli legati al traffico di minori. L’ordinamento italiano, infatti, vieta e sanziona penalmente tale pratica.
Maternità surrogata: la legge 40 del 2004
La legge 40 del 2004 norma il divieto alla maternità surrogata all’articolo 12 comma 6: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.
Maternità surrogata: la proposta di reato universale
Il centrodestra introduce il reato universale: l’obbligo per i magistrati di perseguire un cittadino anche nei casi in cui l’illecito sia commesso all’estero. La Camera ha infatti approvato con 166 sì, 109 no e 4 astenuti la proposta di legge.
Non mancano le polemiche in Aula e anche tra le opposizioni si celano pareri contrastanti. Riccardo Magi, segretario di +Europa, dopo aver portato in piazza le famiglie arcobaleno, ha presentato un emendamento che legalizza la maternità surrogata solidale – con il quale le madri riceveranno un rimborso spese – subito respinto dal centrodestra. Divisione anche nel gruppo di Avs, con Sinistra italiana a favore dell’emendamento Magi e i Verdi contrari. Sulla questione maternità surrogata si ha il Partito Democratico più diviso che mai: la maggioranza contraria, qualche favorevole – come la segretaria Schlein – se la sono cavata non partecipando al voto. Nel Movimento 5 Stelle invece, hanno optato direttamente per l’astensione.