L’8 agosto 1956 un incendio uccise 262 minatori nella miniera di carbone di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio. Ben 136 di quei minatori erano cittadini italiani, presenti lì come lavoratori grazie al Protocollo di intesa italo-belga, che prevedeva l’invio di 50mila operai italiani nel Paese in cambio di carbone. A 68 anni di distanza dalla terribile tragedia, l’Italia ricorda ancora la morte di quegli innocenti, grazie alla “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo“.
In un anno particolare come quello attuale, scandito dalle costanti e tragiche morti sul lavoro che stringono il nostro Paese in una morsa, l’anniversario della tragedia di Marcinelle è divenuto per la politica un giorno in cui promettere sicurezza, attenzione e protezione a tutti coloro che ogni giorno lavorano nella paura di non tornare a casa. I numeri di coloro che muoiono durante il turno di lavoro hanno ormai raggiunto picchi spaventosi e la politica ancora cerca una soluzione ad un problema che è radicato nel Paese da decenni.
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Nel giorno della tragedia di Marcinelle, l’Italia ricorda i 136 italiani morti in Belgio ma riflette sulle centinaia di lavoratori che sol quest’anno hanno perso la vita sul suolo italiano. “Come ho già avuto modo di dire negli anni scorsi, nel giorno di questo tragico anniversario, in Italia abbiamo praticamente ‘una Marcinelle’ ogni tre mesi” ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, sostenendo che il governo sta tentando di “cambiare le cose, investendo sulla prevenzione, sulla formazione, sul potenziamento dei controlli e delle sanzioni, per assicurare in ogni modo la maggior sicurezza possibile sui luoghi del lavoro“.
Mattarella: “Marcinelle è per noi un monito ineludibile“
“La portata della tragedia che sessantotto anni fa sconvolse 262 famiglie – di cui 136 italiane – le ha fatto assumere una fortissima carica simbolica” ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sostenendo che quanto avvenuto nella miniera di Bois du Cazier “è un richiamo alla memoria del sacrificio di tutti i lavoratori italiani deceduti all’estero nello svolgimento delle loro attività professionali e a quanti hanno recato il contributo della propria industriosità a Paesi lontani“.
Per Mattarella, però, questo anniversario è anche un’occasione per ricordare alla Nazione le sue mancanze e le sue necessità di miglioramento. “Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro – ha sostenuto il capo dello Stato – Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto“. Mattarella ha quindi dichiarato che l’anniversario della tragedia di Marcinelle deve servire da “monito” al nostro Paese “a promuovere la dignità del lavoro, valore irrinunciabile dell’identità della nostra comunità“.
Nordio: “Miglioreremo garanzie e tutele in questo settore“
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto per ricordare “la terribile sciagura mineraria di Marcinelle” ma soprattutto per porre l’accento su alcune questioni cruciali che coinvolgono la sicurezza sul lavoro in Italia. “Il Ministero della Giustizia ha da poco insediato una commissione di studio per migliorare le garanzie e le tutele giuridiche in questo delicato settore, in una logica non solo sanzionatoria ma soprattutto di prevenzione e di protezione dei lavoratori sul luogo di lavoro” ha sostenuto Nordio, ricordando come l’impegno di tutti sia fondamentale per raggiungere questo obiettivo.
Tajani: “Al lavoro per rendere questa data una ‘Giornata europea della memoria’“
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha invece annunciato la possibilità che questa Giornata si trasformi in una celebrazione europea che ricordi a tutto tondo il sacrificio dei 262 operai presenti nell’impianto di Marcinelle. “Marcinelle, accaduta pochi mesi prima della firma dei Trattati di Roma, è soprattutto una tragedia europea” ha infatti dichiarato il ministro, aggiungendo che la delegazione parlamentare italiana in sede di Parlamento europeo proporrà la creazione in questa data di “una Giornata europea della memoria“.
Secondo il vicepremier forzista, l’8 agosto “costituisce un momento chiave nella vita delle comunità italiane nel mondo, quale simbolo del loro straordinario contributo al benessere dei Paesi di accoglienza e del loro sforzo di integrazione attraverso il lavoro” e “ci sprona a perseguire con sempre maggiore impegno, a livello nazionale e sovranazionale, un percorso comune di costruzione di un quadro normativo e di controlli chiaro e inflessibile, per porre fine alla piaga degli incidenti sul lavoro“.
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