Manovra, Meloni soddisfatta: “Legge seria ed equilibrata, al centro famiglie e imprese”

Una serie di progetti che sono stati permessi anche dal contributo che quest'anno daranno gli istituti di credito. Meloni ha voluto ringraziarli nel corso della conferenza stampa, spiegando che in questi mesi sono state messe in atto delle "importanti interlocuzioni", in quanto erano da tenere in considerazione gli interessi di entrambe le parti. Il premier ha voluto chiarire che la manovra non prevede in alcun modo la tassazione degli extraprofitti

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La manovra per il 2026 è stata approvata dal Consiglio dei ministri che si è tenuto questa mattina alle 11. Per chiarirne gli aspetti principali, che potrebbero comunque essere modificati nel corso dei passaggi alla Camera e al Senato, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il vicepremier, Antonio Tajani, hanno tenuto una conferenza stampa negli attimi successivi all’approvazione della legge di bilancio.

Giorgia Meloni si è detta particolarmente soddisfatta di quanto raggiunto all’interno di questo documento, di cui rimangono i protagonisti le famiglie e i cittadini che sono parte del ceto medio del Paese. “La manovra risponde ai problemi delle imprese e delle famiglie“, ha spiegato il primo ministro, chiarendo che quella approvata oggi è una manovra seria” che si concentra sulle stesse priorità che finora sono state perseguite dal governo, ovvero la riduzione delle tasse, l’aumento della natalità e il sostegno alla sanità.

Il Presidente del Consiglio ha voluto ricordare che nel corso dei lavori sulla manovra, la maggioranza ha lavorato in modo compatto, cercando di raggiungere obiettivi comuni, tenendo sempre a mente che l’obiettivo finale di ogni decisione deve essere il miglioramento della vita nel Paese.

Meloni: “La manovra si concentra su famiglie e imprese”

Per confermare queste intenzioni, il premier ha annunciato che alle famiglie saranno dedicati circa 1,6 miliardi in più rispetto alla legge di bilancio precedente. Inoltre, sarà esclusa dal calcolo Isee la prima casa con il limite del valore catastale. Al centro dell’azione dell’esecutivo Meloni, quindi, c’è la volontà di ridare respiro alle famiglie, così come alle imprese. A quest’ultimo settore, infatti, sono state dedicati circa 8 miliardi di investimenti. “Abbiamo fatto uno sforzo importante, sono risorse che io punto ad aumentare“, ha dichiarato.

Una serie di progetti che sono stati permessi anche dal contributo che quest’anno daranno gli istituti di credito. Meloni ha voluto ringraziarli nel corso della conferenza stampa, spiegando che in questi mesi sono state messe in atto delle “importanti interlocuzioni“, in quanto erano da tenere in considerazione gli interessi di entrambe le parti. Il premier ha voluto chiarire che la manovra non prevede in alcun modo la tassazione degli extraprofitti, in quanto ha compreso “il principio culturale alla base di questa richiesta“.

Inoltre, Meloni ha sottolineato che un altro importante passaggio che nella legge di Bilancio riguarda il ceto medio è quello degli interventi sull’Irpef. Il premier ha spiegato che al momento la misura riguarda 2,8 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi sui salari, comprendenti anche detassazioni dei premi di produttività e su turni festivi e notturni.

Manovra, Meloni: “Sui salari in Italia serve un’inversione di tendenza”

Nel corso della conferenza stampa, Meloni ha riconosciuto che nel Paese esiste una problematica legata ai salari. In ogni caso, il premier ha ricordato che questo tipo di criticità non possono esser risolte in tempi brevi, ma solamente attraverso una “inversione di tendenza“. Il primo ministro ha quindi ricordato che nei 10 anni che hanno preceduto il suo governo, il potere di acquisto dei salari italiani è diminuito del 25%, mentre nel resto d’Europa è cresciuto del 2,5%.

La buona notizia è che adesso questa tendenza si è invertita: i salari hanno ripreso a crescere più dell’inflazione, quindi, la strategia che il governo ha messo in campo sta dando dei frutti“, ha sostenuto Meloni, annunciando che sul lavoro povero c’è l’intenzione di intervenire stimolando i rinnovi contrattuali per i redditi fino a 28 mila euro e l’applicazione dell’aliquota del 5% sia per i rinnovi del 2026 che per il 2025. Inoltre, il premier ha annunciato un bonus per le mamme lavoratrici, che prevede dai 40 ai 60 euro al mese.

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