A seguito del vertice di venerdì scorso con il ministro Antonio Tajani e Matteo Salvini, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parla di uno dei temi più importanti dell’odierna agenda politica italiana: la manovra 2025. In vista della prossima legge di Bilancio, la premier sottolinea infatti l’importanza di rafforzare e consolidare il quadro economico con scelte chiare e precise. “La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo“, scrive sui social.
Le parole della Meloni
Per la Meloni le risorse che l’Italia ha a disposizione devono essere concentrate nel sostenere le imprese e – di conseguenze – aiutarle nell’assumere personale, creando posti di lavoro e rafforzare il potere di acquisto di lavoratori e famiglie. La premier incalza sulla posizione dell’Italia: “Sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale“. I dati – dal Pil all’occupazione, dall’export agli investimenti – sono positivi e rappresentano un segnale di fiducia.
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La Meloni riporta anche le registrazioni dell’Istat sul tasso di disoccupazione. Al momento è il più basso dal 2008 con il 6,5%. “Le scelte serie che abbiamo fatto, insieme alla centralità e all’autorevolezza dimostrata a livello internazionale, stanno contribuendo al buon andamento della nostra economia“, ha poi concluso.
Manovra: di cosa si tratta
Dopo la pausa estiva il governo Meloni ha ripreso a lavorare sul pacchetto pensioni e fisco. La manovra mette all’opera i ministeri del Lavoro e del Tesoro su varie simulazioni per una stretta all’anticipo della pensione, liberando risorse dalla quota 103. Tra le priorità nella legge di Bilancio c’è anche il taglio del cuneo fiscale per 14 milioni di lavoratori e dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef. Il governo punta ad alleggerire il carico fiscale per il ceto medio con l’ipotesi di ridurre l’aliquota intermedia dal 35 al 33% e il rialzo da 50 a 60mila euro del limite del reddito.
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