“In occasione del quarantacinquesimo anniversario del vile attentato del 25 settembre 1979, in cui persero la vita il magistrato Cesare Terranova e il maresciallo della Polizia di Stato Lenin Mancuso, esprimo ai familiari delle vittime i miei sentimenti di profonda partecipazione e vicinanza“, ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Stamane Palermo ha ricordato Cesare Terranova e Lenin Mancuso, assassinati il 25 settembre 1979. La commemorazione si è tenuta in via De Amicis. Quella mattina, verso le 8:30, una Fiat 131 si era fermata davanti alla casa del giudice Terranova per portarlo in ufficio. Il magistrato si era messo alla guida, con accanto il maresciallo di Pubblica Sicurezza incaricato della sua protezione. L’auto imboccò una strada secondaria che risultò improvvisamente chiusa per “lavori in corso”. A quel punto, un gruppo di killer affiancò il veicolo, aprendo il fuoco con una carabina Winchester e pistole. Una raffica di circa trenta colpi non lasciò scampo né al giudice né al suo collaboratore. Nel pomeriggio, alle 17, nella Sala Mattarella dell’ARS, si terrà un dibattito promosso dal PD dal titolo “Cesare Terranova: il giudice e l’impegno parlamentare“. In serata, alle 20:30, al Rouge e Noir, avrà luogo l’anteprima nazionale del film “Il giudice e il boss” di Pasquale Scimeca.
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Le parole di Mattarella
“Terranova fu tra i primi a comprendere le trasformazioni che la mafia stava attraversando, evolvendosi da una realtà rurale a una urbana e rafforzando il suo potere nella vita economica, politica e sociale della Regione. Il suo impegno come deputato si distinse per coerenza e determinazione. Ha combattuto le mafie con coraggio e rigore, sacrificando la sua vita per difendere i valori di giustizia e legalità. Magistrato preparato e tenace, uomo di grande umanità e conoscitore profondo della Sicilia, Cesare Terranova è un esempio esemplare di servitore delle istituzioni repubblicane“, ha affermato Mattarella in occasione della cerimonia a Palermo.
il Capo dello Stato ha ricordato l’impegno come Deputato che è riuscito a distinguersi per coerenza e determinazione. “Ha combattuto le mafie con rigore e coraggio, sacrificando la sua vita per difendere i principi di giustizia e legalità. Magistrato preparato e risoluto, uomo di grande umanità e conoscitore profondo della Sicilia, Cesare Terranova è un esempio di servitore delle Istituzioni della Repubblica“, ha poi aggiunto.
Mafia, le parole del sindaco di Palermo
Dopo le parole di Mattarella, seguono quelle del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “A 45 anni di distanza, Palermo ricorda l’impegno e il sacrificio del giudice Cesare Terranova e del maresciallo della Polizia di Stato Lenin Mancuso. Terranova fu tra i primi magistrati a intuire il cambiamento della mafia, svelando i legami tra Cosa Nostra, la politica e la pubblica amministrazione. Un uomo che dedicò la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata, proseguendo questa missione anche durante il suo mandato parlamentare. Oggi è doveroso ricordare la sua figura, che ebbe il coraggio di far emergere collegamenti che, all’epoca, molti continuavano a negare“.
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