Lollobrigida sul Forum Africa: “Obiettivo è garantire sicurezza alimentare”

Per il ministro ci si deve rapportare con l'Africa in maniera rispettosa, non con logiche predatorie, e lavorare per dare l'opportunità di raggiungere l'autosufficienza alimentare

Redazione
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Il ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida è stato ospite a 24Mattino su radio 24, nella trasmissione Agorà della Rai e nel convegno organizzato da Origin Italia e Fondazione Qualivita. In questi eventi ha affrontato diverse tematiche, tra cui le questioni della peste suina, dei dazi sui prodotti, del G7 Agricoltura, del servizio civile agricolo e del Forum Africa.

Inoltre ci ha tenuto a commentare le voci sulle sue dimissioni, circolate nelle scorse settimane, non fornendo una vera e propria risposta, ma dichiarando che il suo unico interesse è quello di lavorare. “La mia posizione nel governo è salda? Non è un giudizio a cui sono interessato, io lavoro e guardo i dati” ha affermato, specificando che questa estate mentre nei giornali e in spiaggia si faceva gossip, lui si stava occupando del G7 e dell’Expo in Sicilia.

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida

Lollobrigida sulla questione Africa

Nella trasmissione Agorà della Rai, Lollobrigida ha parlato dell’imminente inizio del Forum Africa all’interno del G7 Agricoltura, in cui sarà necessario collaborare per “garantire la sicurezza alimentare e dare ai paesi africani l’opportunità di raggiungere l’autosufficienza alimentare”. Questo può anche essere una possibilità per le nostre imprese di aprire nuove mercati, creando nuove opportunità. Il ministro ha voluto sottolineare che questo G7 è diverso: “è un luogo aperto, dove discutere insieme e raggiungere obiettivi concreti”.

Ha parlato della questione africana anche nel convegno organizzato da Origin Italia e Fondazione Qualivita dal titolo ‘Indicazioni geografiche italiane: uno strumento per la cooperazione internazionale’. Qui ha spiegato che l’Africa è un grande continente, pieno di potenzialità, terre e giovani. Per il ministro l’Africa deve essere rispettata, e se “noi abbiamo a disposizione la nostra storia, la capacità di produzione e formazione”, insieme “possiamo garantire la sicurezza alimentare con cibo in quantità sufficiente e di qualità”. Questo è l’obiettivo del governo italiano, con la speranza che anche l’Ue e i paesi del G7 lo condividano. Il rapporto che deve crearsi non è predatorio, ma di “rispetto, con logiche caritatevoli”.

L’intervista a radio 24

Ospite a 24Mattino su radio 24, ha parlato del problema della peste suina africana, il ministro ha dichiarato che è una pandemia che preoccupa tutto il mondo, soprattutto l’Ue. In Sardegna in questi ultimi giorni è stato raggiunto l’obiettivo storico del completo sradicamento della malattia, dopo 30 anni. Ma comunque resta un problema perché è una patologia difficile da combattere. Comunque, nelle ultime ore è stato approvato un intervento che contiene le soluzioni più idonee per permette alle aziende di resistere in questa fase.

Poi ha parlato della necessità per i prodotti di avere regole che permettano il riconoscimento del giusto prezzo rispetto ai costi di produzione e al valore della
qualità. Ma ha sottolineato che non si tratta di veri e propri dazi. Ha affermato: “Abbiamo chiesto all’Europa di avere clausole a specchio, se chiediamo ai nostri produttori di rispettare la sostenibilità ambientale e ottemperare alla fiscalità, allora anche le merci che arrivano in Europa devono rispettare lo stesso approccio”.

Sulla Riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7, in programma a Siracusa da oggi 26 al 28 settembre, ha dichiarato di percepire una situazione migliore in Ue rispetto agli ultimi anni, quando alcune logiche hanno rischiato di portare alla desertificazione dei sistemi produttivi. L’apertura che caratterizza il G7 per il ministro “mette in condizioni di aprirsi al sistema produttivo e di ragionare insieme alle imprese”. Infatti oggi saranno presenti tanti rappresentanti del mondo agricolo e della trasformazione, con l’obiettivo di avviare una discussione con i Paesi più ricchi e con quelli in via di sviluppo affinché si trovino delle regole “che mettano al centro il mondo dell’agricoltura, della trasformazione e dell’industria”.

Lollobrigida ha chiarito poi la sua proposta di un servizio civile agricolo, che molti giornali non hanno inteso correttamente. “Non c’entra niente con la leva, si
tratta di servizio civile”
ha affermato, spiegando che all’interno del servizio civile ci sono tante attività che si possono fare e la sua proposta è anche di aggiungere, per la prima volta, attività nel mondo agricolo e della pesca. “Si parte con un migliaio di giovani ma i numeri aumenteranno. È un dovere generale servire la Patria” ha affermato.

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