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Liris (FdI): “Opposizioni farneticanti su dati Istat, con Meloni inversione di tendenza”

Il senatore di FdI fa riferimento al rapporto annuale Istat pubblicato ieri che lancia un allarme sullo stato dell'economia italiana. Una situazione che però non sarebbe frutto dei due anni e mezzo di governo Meloni da dei "disastri fatti dalla sinistra" nei governi del passato che affliggono il Paese anche oggi

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Il rapporto annuale dell’Istat, pubblicato nella giornata di ieri, ha scatenato un caso politico durissimo. Le opposizioni sono insorte contro il governo, criticando quanto finora messo in atto e accusandolo di aver peggiorato la qualità di vita degli italiani, privandoli di un futuro florido. Dal centrodestra, invece, sono giunte voci di sostegno e soprattutto di speranza nei confronti del lavoro dell’esecutivo.

Tra questi spicca l’intervento del senatore di FdI, Guido Quintino Liris, capogruppo in Commissione Bilancio a Palazzo Madama, che ha cercato di ricordare come i risultati del rapporto Istat non possano far riferimento solamente a quanto compiuto negli ultimi due anni e mezzo, ma anche a decenni di governo instabile dell’Italia che ha inevitabilmente compromesso la salute dell’economia del Paese.

Secondo Liris, dunque, sarebbero “assurde e farneticanti” le interpretazioni che le opposizioni hanno dato ai recenti dati dell’Istituto nazionale di statistica. “Francamente, non avevamo dubbi che sarebbe stato così considerando il livello di queste  opposizioni e lo stato di crisi in cui si dibattono“, ha affondato il senatore, per poi ricordare che i risultati odierno sono frutto degli ultimi 30 anni di governo dell’Italia.

L’Istat ci ricorda tutti i disastri fatti dalla sinistra e su cui il governo Meloni si è messo sin da subito al lavoro per invertire la tendenza, ottenendo in soli due anni risultati che lo stesso Istat ci ricorda“, ha sostenuto Liris, chiarendo che, al contrario di quanto criticato, ciò che l’esecutivo ha compiuto nella prima metà del suo mandato avrebbe già portato con sé risultati straordinari.

Il senatore ha quindi ricordato il milione di posti di lavoro in più, così come il rialzo dei salari in percentuale maggiore rispetto al caro vita, oltre al crollo del tasso di disoccupazione, con particolare attenzione a quello femminile. “Tutti numeri che testimoniano il lavoro svolto da questo esecutivo e che ci è anche riconosciuto a livello internazionale“, ha poi chiosato il capogruppo di FdI in commissione Bilancio, soddisfatto dei passi in avanti compiuti dal governo di cui è parte.

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