Il senatore Guido Quintino Liris, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Bilancio, in un nota ha dichiarato che la situazione occupazionale in Italia sta procedendo per la via giusta, grazie alle politiche del governo Meloni. Infatti nel nostro Paese è stato raggiunto il record di occupazione, dopo anni di numeri in ribasso.
Liris sull’occupazione: governo sulla strada giusta
Questa nuova situazione favorevole, secondo il senatore, è stata creata dalle “politiche del governo Meloni che hanno investito risorse nelle imprese, nel lavoro e nelle famiglie, chiudendo con la stagione dell’assistenzialismo e del clientelismo di Pd e M5S”.
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Una tra queste è il decreto Coesione che darà una nuova spinta alle assunzioni. Da settembre, infatti, ci saranno tre bonus per favorire l’occupazione di giovani, di donne in difficoltà e degli investitori del Mezzogiorno. In più si registrano, sempre grazie alle scelte del governo, una crescita del lavoro a tempo indeterminato e un cambiamento rispetto al passato nella dinamica del mercato del lavoro nel sud Italia.
“Iniziative importanti che dobbiamo alle politiche di questo governo che sostiene l’occupazione e le imprese come mai accaduto in questo ultimi decenni. Avanti così, siamo sulla strada giusta”, dichiara Liris.
Dl coesione
Il decreto legge Coesione è in vigore da luglio ed era già stato considerato da Liris come qualcosa che potesse allineare sul piano occupazionale il Nord e il Sud dell’Italia. Il senatore si era infatti espresso in merito, sostenendo: “Il dl Coesione attinge a 42 miliardi di fondi europei e 32 di fondi nazionali: 74 miliardi totali è una quota importante, che rappresenta una soluzione contro il divario territoriale tra Nord e Sud, così come tra aree interne e costiere“.
Il senatore ha però anche voluto sottolineare che il tema centrale della proposta non è quello economico, ma il “miglioramento della qualità della spesa“. Liris ha infatti ricordato che “oggi vediamo come non funziona il modello di spesa. Una grande illuminazione politica del governo Meloni, dunque, è l’aver posto una cabina di regia che riuscisse a governare gli eventi, per andare a colmare i deficit tra aree del Paese e coordinare fonti di finanziamento differenti“.
I bonus per le assunzioni in Italia
Il Bonus Donne prevede l’esonero contributivo totale per 24 mesi per le assunzioni di donne svantaggiate. Le beneficiarie sono donne di qualsiasi età senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno; le donne di qualsiasi età senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi nei settori caratterizzati da un tasso di disparità di genere superiore per almeno il 25 % la disparità media; le donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi residenti ovunque.
L’esonero spetta nel limite di 650 euro mensili e solo se realizza un incremento occupazionale netto tra il numero di lavoratori occupati in ciascun mese e la media dei 12 mesi precedenti.
Il Bonus Giovani prevede l’esonero contributivo totale per 24 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni di contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, effettuate tra il 01.09.2024 e il 31.12.2025, a favore di giovani che non hanno compiuto i 35 anni e che non sono stati mai occupati a tempo indeterminato. L’esonero spetta nel limite di 500 euro mensili per ciascun lavoratore, che salgono a 650 euro mensili in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Il Bonus ZES Mezzogiorno prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali per 24 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato di personale non dirigenziale effettuate tra il 01.09.2024 e il 31.12.2025 da datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti presso una sede o unità produttiva nella ZES unica per il Mezzogiorno. Le assunzioni devono essere fatte a soggetti over 35 disoccupati da almeno 24 mesi e l’esonero spetta nel limite di 650 euro mensili per lavoratore. Il Bonus non si applica ai rapporti di apprendistato e di lavoro domestico.
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