Il segretario del Pd è ai ferri corti con la leader di Fratelli d’Italia. Sul tavolo dello scontro anche il presunto maschilismo del democratico
Enrico Letta risponde a tono alle accuse di maschilismo lanciate da Giorgia Meloni. Al Forum Ansa, il democratico afferma: «Meglio un uomo che fa politiche a favore delle pari opportunità e femministe che una donna premier che mantiene in vita politiche in continuità con una logica patriarcale e maschilista».
Il segretario del Partito Democratico ricorda i trascorsi europei di Meloni e Fratelli d’Italia, quando nell’adeguamento del salario fra uomo e donna non è stato fatto nulla. Poi parla anche degli scontri fra manifestanti e forze dell’ordine nei comizi in piazza a Palermo.
La campagna elettorale è dura e aspra, ammette Letta, ma la destra ha la capacità di rendere ogni suo attacco in una forma di vittimismo. È stata la stessa Meloni ad alzare i toni con i suoi continui attacchi.
L’invito del dem è quello che ogni partito possa chiudere la campagna elettorale con toni adeguati a ciò che propone. Poi un appello ai neomaggiorenni, prossimi al primo appuntamento alle urne: «Andate a votare, non fate sì che il vostro destino sia deciso dagli altri, dal vostro voto, che oggi vale doppio perché vale anche per il Senato, dipende il destino del vostro Paese».
Fra reddito di cittadinanza e taglio del cuneo
In materia di economia, Letta snocciola le proposte del Partito Democratico, a partire dalla difesa del reddito di cittadinanza. Contrastare la povertà per il dem è fondamentale e la misura di intervento statale proposta dai 5 Stelle va mantenuta.
Sono necessarie, tuttavia, delle modifiche – che lo stesso Giuseppe Conte ammette di voler fare – relative alla parte sull’accesso al lavoro, per il quale bisogna sviluppare delle politiche attive. Importante poi è il taglio al cuneo fiscale, utile per dare un salario più alto ai dipendenti e la quattordicesima.
Sul debito pubblico il proposito è quello di fermare l’aumento che porterebbe a pagare di più gli speculatori. Serve una doppia operazione, afferma Letta, per fermare l’aumento delle bollette e farle scendere e poi per aiutare i cittadini a pagare quelle già arrivate: in questo senso, c’è intesa con Scholz a Berlino.
Preoccupa la Russia
Nel Forum Ansa, Letta non tralascia anche la situazione estera, con la mobilitazione delle riserve annunciata ieri da Vladimir Putin. A preoccupare è la possibile escalation militare che potrebbe verificarsi e le ondate di proteste nelle città russe dopo il discorso del loro leader politico.
Letta commenta gli eventi chiedendo impegno e unità al Paese: «Non è il momento di dividersi. È quello che Putin vuole». Poi un monito agli elettori, per far cessare le ambiguità delle posizioni di alcuni partiti.
«Il voto deve tenere conto che c’è bisogno di un governo in grado di assicurare nettezza di posizioni – conclude il segretario del Pd – Quando percepisco Putin particolarmente attento al risultato in Italia, che sarebbe più felice di una vittoria della destra nel Paese, percepisco una preoccupazione».