Legge di Bilancio, dalle tasse alle pensioni: tutte le richieste dei partiti

Redazione
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La prossima legge di Bilancio si preannuncia complessa ma non impossibile. I partiti di maggioranza stanno delineando le loro priorità politiche e le richieste da portare avanti, evidenziando divergenze su come destinare le risorse disponibili. Tuttavia, c’è un consenso generale sul mantenimento di misure chiave come il taglio del cuneo fiscale e gli sgravi Irpef. Su ulteriori interventi, invece, le posizioni si differenziano, ma tutti sembrano adottare un approccio prudente.

La tenuta dei conti

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha mantenuto una gestione rigorosa dei conti pubblici e può contare sulle nuove regole comunitarie sui bilanci. Tuttavia, tali regole richiedono la presentazione di un piano di risanamento settennale alla UE entro metà settembre, generando incertezza all’interno della maggioranza. Giorgetti ha anche smorzato le aspettative su un possibile “tesoretto” derivante dalla crescita del gettito fiscale, anche se l’ipotesi rimane concreta. Tale incremento potrebbe migliorare il quadro economico, considerando che saranno necessari 17 miliardi solo per confermare le misure previste per il 2024. Tuttavia, potrebbe complicare la prossima legge finanziaria, aumentando le richieste dei partiti.

Pensioni e previdenza

Per la Lega di Matteo Salvini, la priorità è superare i vincoli imposti dalla legge Fornero. Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato, sottolinea che il problema non è tanto quando si può andare in pensione, ma quanto si riceve. La Lega propone di rafforzare la previdenza complementare su base volontaria, una misura che avrebbe costo zero se non incentivata. Diversamente, l’adeguamento delle pensioni minime, sostenuto da Forza Italia, richiederebbe un notevole impegno finanziario. Portare tutte le pensioni minime a 1.000 euro dai 614 attuali costerebbe circa venti miliardi, un obiettivo che Maurizio Gasparri considera prioritario se si trovassero le risorse.

Tasse e sgravi

La Lega e Forza Italia condividono l’idea di estendere la flat tax al 15% per i lavoratori autonomi con redditi fino a 100 mila euro, dagli attuali 85 mila. Secondo Salvini, la misura si ripagherebbe da sola e non comporterebbe costi aggiuntivi. Fratelli d’Italia, invece, punta su un nuovo intervento sull’Irpef per i dipendenti, focalizzandosi sui redditi medi, fino a 50 mila euro, che si stanno impoverendo. Tale intervento richiederebbe oltre 4 miliardi, oltre ai 4 miliardi necessari per confermare gli sgravi Irpef del 2024.

Sostegno alle imprese

Il sostegno alle imprese rappresenta un altro tema centrale. Dopo la rimozione dell’incentivo Ace l’anno scorso, le imprese attendono nuove misure compensative. La delega fiscale prevede la riduzione dell’Ires dall’attuale 24%, con un costo stimato di 2-3 miliardi, che potrebbe essere condizionata a nuovi investimenti e alla creazione di posti di lavoro. Tuttavia, ogni ipotesi di tassa straordinaria sui profitti aziendali sembra essere stata accantonata, almeno per ora.

La legge di Bilancio 2024 si prospetta quindi come un banco di prova per la tenuta della maggioranza, con ogni partito impegnato a far valere le proprie priorità in un contesto di risorse limitate e vincoli stringenti.

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