Lega e Forza Italia sempre più distanti: Pontida lo strappo definitivo?

I due partiti della maggioranza si stanno muovendo verso posizioni diverse, quasi a prepararsi in anticipo per le prossime elezioni politiche. Non c'è spazio per entrambi nel centrodestra, così Tajani e Salvini cercano di redistribuirsi il territorio

Redazione
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Lega e Forza Italia sembrano allontanarsi sempre di più all’interno della coalizione del centrodestra. Il partito di Matteo Salvini si spinge sempre più verso posizioni estremiste, accogliendo anche a Pontida i leader di estrema destra dell’Ue, mentre quello di Antonio Tajani vira sempre più verso il centro, cercando nuovi argomenti su cui puntare la prossima campagna elettorale. In fin dei conti, il segretario azzurro è da mesi che continua a promettere che il suo partito riuscirà a raggiungere il 20% alle prossime elezioni.

Il cammino è lungo, ma la campagna elettorale ne è la parte fondamentale. Così gli azzurri tentano di smarcarsi, a volte entrando anche in territori che nello stereotipo appartengono ai partiti di sinistra. Proprio questo allontanamento dal canone della destra, però, ha causato a Forza Italia diversi problemi all’interno della coalizione di governo. Discussioni che sono state minimizzate da tutte le parti in gioco, per rincuorare i cittadini che la coesione e la solidità dell’esecutivo non sono in alcun modo in discussione.

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Francesco Paolo Sisto (FI)

I due partiti della maggioranza, quindi, continuano il loro cammino nel governo Meloni, tentando di non pestarsi i piedi a vicenda e di non tirare eccessivamente la corda, mentre si allontanano su posizioni piuttosto diverse. “FI è un partito che cerca di allargare la coalizione verso posizioni più aperte. Non siamo né come la Lega né come Fratelli d’Italia” ha infatti spiegato il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, ospite nella trasmissione “Un giorno da pecora“, dove ha tentato di chiarire le reali differenze tra gli azzurri e i leghisti.

Sisto: “Con la Lega le differenze ci sono

L’allontanamento quasi definitivo dei due partiti sembrerebbe essere arrivato dal pratone di Pontida, città bergamasca in cui si è svolto il raduno della Lega. Alcuni giovani militanti leghisti avrebbero intonato cori contro Antonio Tajani, criticandolo per la sua apertura alla riforma della Cittadinanza e arrivando anche a definirlo “scafista“. Dichiarazioni che non sono passate inosservate e che hanno causato una forte indignazione all’interno del partito azzurro. L’intervento di Salvini, che ha chiesto pubblicamente scusa a nome dei suoi militanti, sembrerebbe aver calmato le acque, eppure la scottatura resta.

Sui rapporti con la Lega sono sincero, le divergenze ci sono” ha infatti dichiarato il forzista Sisto, chiarendo che la maggior parte delle differenze esistono sui temi della giustizia. Il viceministro ha infatti spiegato che sul tema delle carceri Forza Italia è molto più moderata nelle sue posizioni, in quanto ritiene che il detenuto debba “essere privato della sua libertà ma non della sua dignità“, mentre il partito di Matteo Salvini sarebbe arroccato su posizioni ben più dure. La stessa situazione sarebbe riproposta sulla questione della riforma di cittadinanza. Forza Italia vuole aprire a nuove posizioni, per cercare di allargare l’elettorato, anche se questo significa doversi allontanare dai due alleati per occupare “lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein“, come spesso sostenuto da Antonio Tajani.

Le opinioni di Tajani e Salvini

In apparenza Lega e Forza Italia sembrerebbero non essere apertamente distaccate, eppure, lontano dai riflettori, gli iscritti al partito sembrerebbe avere idee molto chiare gli uni sugli altri. Entrambe le parti in gioco, ovviamente, ritengono che gli avversari o alleati, a seconda della situazione, stiano sbagliando strategia. I forzisti, infatti, ritengono che la Lega di Matteo Salvini stia seguendo troppo fedelmente la linea di estrema destra degli altri partiti europei, mentre i militanti del partito di Matteo Salvini sono convinti che lo strappo sia stato compiuto da Forza Italia e dalle sue battaglie troppo vicine alla sinistra.

La questione sarebbe stata in parte spiegata da Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, che avrebbe sostenuto che “Forza Italia con Lega e FdI non è un’anima affine” e che anche per questo dovrebbe sempre ricordare di “considerare la propria carta dei valori più forte di qualunque alleato“.

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