La decisione del secondo mandato della presidente Von der Leyen continua a generare nervosismo tra il leader della Lega, Matteo Salvini e il volto di Forza Italia, Antonio Tajani. La conferma di Bruxelles ha inasprito i rapporti del fronte unito, portando la premier Giorgia Meloni a dover moderare le parole tra i due vicepremier.
Il leader azzurro Antonio Tajani replica agli attacchi del Carroccio sul voto Ue, definendo “puerile” l’idea che l’influenza politica di una formazione dipenda “da chi fra gli altri vota il tuo candidato, perché von der Leyen era la candidata del Ppe del quale noi siamo componente fondamentale“. “Sarebbe come se io dicessi che Salvini ha votato con Salis, Rackete, Fratoianni e Conte. Mi attengo ai fatti: noi siamo influenti nella governance Ue, i Patrioti sono ininfluenti“. In Ue è in vista la trattativa europea che dovrebbe entrare nel vivo già la prossima settimana. L’Italia aspetta deleghe di peso che comprendono economia, industria, competitività o coesione.
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Lega e Forza Italia: le dinamiche
La scelta europea ha inciso notevolmente sulle dinamiche politiche interne. Il cosiddetto ‘fronte unito’ della Meloni pare cedere davanti il von der Leyen bis. Agli occhi della Lega, la presidente della Commissione Ue risulta essere sempre meno trasversale e istituzionale. Il Carroccio vuole identificarsi in una nuova Europa, rilanciando la contrapposizione tra potere e popolo. Nel partito di Salvini, l’europarlamentare Silvia Sardone ribadisce che “il bis della Von der Leyen significa un bis dell’Europa delle tasse dell’immigrazione senza limiti e delle follie estremiste Green. Chi la sostiene fa il gioco delle sinistre e dei Verdi“.
Guardando Forza Italia, invece, Tajani sottolinea che mentre il Ppe e gli azzurri “daranno le carte, i Patrioti sono ininfluenti. È davvero puerile sostenere che il tuo peso dipende da chi fra gli altri vota il tuo candidato, perché – lo ricordo – Ursula Von der Leyen era la candidata del Ppe, del quale noi siamo componente fondamentale. I primi sondaggi ci danno in crescita, si conferma la bontà della nostra scelta“.
Lega e Forza Italia: la crisi arriva in Parlamento?
Se Lega e Forza Italia stanno ai ferri corti, cosa può succedere in Parlamento? Ebbene, i due partiti – seppur con qualche punto in comune – da sempre hanno convinzioni diverse. Secondo Alessandro Cattaneo, “Ursula Von der Leyen ha detto che scriverà la versione aggiornata del Green Deal. Cari italiani, credete che sia meglio avere una forza che siede nello stesso partito e può condizionare a favore o dell’industria italiana scelte così determinanti o che sia preferibile stare fuori dalle stanze in cui si decide il futuro dell’Europa?“. Una linea condivisa anche da Erica Mazzetti: “Nessuna rottura. Altri promettono cose che non hanno in mano, noi siamo al lavoro per fare battaglie fondamentali gli italiani“.
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