Presentato alla Camera il bonus: fino a 20 mila euro per chi si sposa con rito religioso. Le polemiche e la rettifica del partito “Sarà allargato a tutti”
Il bonus matrimonio è la proposta di legge presentata alla Camera dalla Lega. L’iniziativa parlamentare prevede circa 20 mila euro unicamente per coloro che decidono di sposarsi in chiesa. Depositata dai deputati Domenico Furgiuele, Simonel Billi, Alberto Gusmeroli, Erik Pretto e Ingrid Bisa, ha l’obiettivo di risollevare i matrimoni religiosi in calo.
La formula infatti, si basa sulla detrazione del 20% di tutte le spese legate alla celebrazione del matrimonio religioso: dalle decorazioni in chiesa, ai vestiti, il make-up, i fiori, al servizio fotografico.
Le polemiche e la retromarcia di Furgiuele
Non sono poche le polemiche da parte degli altri partiti e dell’opinione pubblica. Il senatore del Pd, Enrico Borghi, definisce il bonus come: “Roba da mercanti del Tempio” e Mara Carfagna si unisce alla discussione con: “Siamo ancora al Papa Re”. Le opposizioni si sono animate a tal punto, che il partito ha poi rettificato come il bonus verrà esteso a tutti i matrimoni. Il primo firmatario – Domenico Furgiuele – infatti, replica: “La proposta di legge è volta a incentivare il settore del wedding e sarà allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”. Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha affermato: “Non è mai passato in mente a Palazzo Chigi di dare un premio a chi si sposa in chiesa, non è un tema che interessa ad uno Stato laico”, chiarendo quindi, che la proposta non ha l’attenzione dell’esecutivo.
Il calo dei matrimoni in Italia
I matrimoni in Italia si sono notevolmente ridotti, in particolar modo quelli religiosi. La pandemia ha cristallizzato questo andamento: nei primi nove mesi del 2021 – secondo i dati Istat – i matrimoni sono raddoppiati rispetto ai numeri registrati nel 2020, ma la ripresa è irrilevante rispetto a quelli persi con la pandemia. I più colpiti sono stati i giovani, costretti a rimandare le celebrazioni. Si evidenzia poi, come ad essere in calo causa Covid-19 sono stati anche i divorzi con il 21,9%, le separazioni con il 18% ed infine le unioni civili scese del 33%.