Landini alla la marcia di Marzabotto per salvare Gaza: “Siamo di fronte a un massacro, serve mobilitazione”

Sembrerebbe che siano circa 10mila le persone che hanno preso parte alla manifestazione. Quando la lunga fila di manifestanti ha raggiunto Pian del Voglio, migliaia di altre persone si sono unite ai presenti, creando file ancora più lunghe e di fatto invadendo il Paese. All'arrivo a Monte Sole, dove è stata allestita un'area ristoro per i presenti, i manifestanti hanno intonato "Bella Ciao" e lo slogan "Palestina libera"

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È in corso uno sterminio di popolo. Io lo chiamo genocidio“, ha dichiarato Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, comune in provincia di Bologna da cui è partita la marcia “Save Gaza – Fermate il governo di Israele“. Un enorme mobilitazione politica e civile che si pone l’obiettivo di manifestare contro la strage di uomini, donne e bambini, che si sta verificando nella Striscia di Gaza a parte dal 7 ottobre 2023. Alla protesta hanno aderito oltre 130 realtà, tra cui Acli, Arci, Cgil e una decina di comuni dell’Emilia Romagna.

Il corteo ha avuto inizio poco prima delle 12, quando a Marzabotto i termometri segnavano già 30 gradi. Il Comune si è però organizzato per disseminare il percorso del corte con botti che garantissero l’acqua ai partecipanti. Le immagini e i video dell’evento, però, mostrano anche i cittadini riempire le borracce dei presenti con l’acqua proveniente dalle loro abitazioni.

I manifestanti si sono incontrati questa mattina al Parco Peppino Impastato. Le presenze erano migliaia, compresa il primo cittadino, il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini e il presidente dell’Unione comunità islamiche d’Italia (Ucoii), Yassin Lafram. La manifestazione è stata guidata dallo striscione recante il titolo della manifestazione, sorretto proprio da Landini, Cuppi e Lafram. Il segretario della Cgil ha lasciato il corteo poco dopo il suo inizio.

Landini: “Va fermata questa violazione dei diritti umani”

Bisogna affermare che si sia di fronte un massacro che non è una semplice risposta al terrorismo“, ha dichiarato Landini nel corso della manifestazione, sottolineando che l’opinione pubblica internazionale sta assistendo ad “una violazione dei diritti umani senza precedenti“. Il segretario della Cgil, poi, ha commentato anche la delicata situazione in Iran, sottolineando che si tratti di una condizione “senza precedenti“, su cui gli Stati europei dovrebbero smettere di restare in silenzio e agire. “Per questo penso che sia assolutamente importante una mobilitazione delle persone“, ha concluso, accogliendo positivamente la grande partecipazione al corteo.

Sembrerebbe che siano circa 10mila le persone che hanno preso parte alla manifestazione. Quando la lunga fila di manifestanti ha raggiunto Pian del Voglio, migliaia di altre persone si sono unite ai presenti, creando file ancora più lunghe e di fatto invadendo il Paese. All’arrivo a Monte Sole, dove è stata allestita un’area ristoro per i presenti, i manifestanti hanno intonato “Bella Ciao” e lo slogan “Palestina libera“.

In testa al corteo sono rimasti la sindaca Valentina Cuppi e Yassin Lafram. La sindaca ha voluto sottolineare l’importanza di un evento simile a Marzabotto, dove nel 1944 venne messa in atto la più grande strage nazifascista della storia italiana, con 775 persone nei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi che vennero trucidate.

Sindaca Marzabotto: “Memoria non è un esercizio sterile”

La memoria non deve essere un esercizio sterile, ma deve essere il modo per crearsi una lente attraverso cui vedere quello che succede nel mondo“, ha spiegato il primo cittadino, sostenendo che oggi è quindi impossibile restare immobili di fronte a quanto sta avvenendo a Gaza. “Nella Striscia ci sono, come è avvenuto qui a Montesole, dei bambini che vengono uccisi, fatti morire di fame, di sete, vengono fatti morire sotto le bombe“, ha spiegato Cuppi, aggiungendo che la marcia punta a far sentire il proprio grido ai vertici dello Stato, affinché questa tragedia venga fermata.

Un messaggio condiviso dal presidente dell’Ucoii, che ha rivolto un appello alla comunità ebraico italiana, così che prenda una “posizione forte di condanna rispetto a questo governo genocida“, per poi rivolgersi al resto del globo: “Basta mandare armi a Israele, basta uccidere bambini. Dobbiamo dirlo qui con forza, al di là delle polemiche“.

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