Il programma presentato questa mattina da Ursula Von der Leyen ha creato ovviamente divisioni all’interno dei gruppi europei, così come all’interno dei partiti politici italiani. Non tutti, infatti, hanno apprezzato le parole della Presidente della Commissione Ue, che è candidata per un secondo mandato e che oggi scoprirà se verrà scelta per continuare i suoi progetti anche per il prossimo quinquennio. La tedesca è parte del gruppo dei Popolari, di cui fa parte Forza Italia, che quindi sosterrà senza giudizi la sua candidatura.
“Bene il discorso di von der Leyen dove accoglie molte proposte di Forza Italia. La voteremo” ha infatti scritto sul suo profilo di X Antonio Tajani, segretario forzista, seguito dal presidente del Ppe, Manfred Weber che ha dichiarato: “Se vogliamo difendere la nostra democrazia europea, oggi dobbiamo votare per Ursula von der Leyen, la conosciamo ed è pronta a guidare la Commissione europea“. Il capogruppo dei Popolari ha poi aggiunto: “Quello di Von der Leyen è un programma giusto per il prossimo quinquennio, perché gli europei vogliono un’Europa unita e non un’Europa divisa“.
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Ancora scettici, invece, gli eurodeputati di Ecr, il gruppo dei conservatori guidato da Giorgia Meloni, che hanno deciso di non sciogliere la riserva e di andare al voto lasciando la libertà di scelta individuale. Chi invece ha le idee chiare su cosa fare sono i deputati della Lega, che hanno dichiarato di aver deciso di non sostenere il secondo mandato della Von der Leyen. Delusi anche gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, che hanno definito il discorso della presidente della Commissione “un libro dei sogni privo di contenuti“.
Le dichiarazioni degli eurodeputati italiani su Von der Leyen
“Senza ambiguità, la Lega dice no al bis di Ursula von der Leyen” ha dichiarato l’eurodeputato leghista Paolo Borchia, spiegando che non vi è nulla di personale sulla decisione, anche se “magari al suo posto sarei più accorto nell’utilizzo degli sms“. Borchia però sembra lasciar intendere che la tedesca abbia le carte in regola per la vittoria: “Si prospetta una strada in salita, guardando la variopinta maggioranza che la sosterrà, con un finto centrodestra che ha chiesto i voti veri degli elettori di centrodestra per poi andare a formare una maggioranza di comodo con la sinistra“.
Durissime anche le parole del M5S, che ha sostenuto che il discoro di Von der Leyen “dà un colpo al cerchio conservatore e un colpo alla botte verde” non riuscendo a dedicarsi completamente a nessuno dei due schieramenti. “Promesse per raccogliere consenso e voti sia da parte dei Verdi che da parte dei Conservatori, o almeno parte di loro” hanno dichiarato i capigruppo del M5s delle commissioni Politiche europee di Camera e Senato, Elisa Scutellà e Pietro Lorefice, evidenziando come per loro “non contino le promesse, ma i fatti“.
Per questo, gli ultimi due anni hanno dimostrato perfettamente dove giacciono le lealtà di Von der Leyen: “dalla parte della transizione verde militare non da quella ecologia, dalla parte dell’austerità neoliberista e non della solidarietà sociale, dalla parte dei fili spinati e non del superamento degli accordi di Dublino, dalla parte della guerra e della lobby delle armi e non da quella della pace, dalla parte delle case farmaceutiche non da quella della trasparenza“. Il M5S, quindi, voterà contro un secondo mandato dell’attuale presidente della Commissione Ue.
Ecr, il voto dei conservatori sarà sulla base degli interessi nazionali
Il gruppo dei Conservatori europei, di cui fa parte Fratelli d’Italia, ha invece deciso di non rivelare le proprie intenzioni. L’eurodeputato Nicola Procaccini ha infatti sostenuto che il gruppo europeo “è composto da partiti che non rinunciano alle loro prerogative nazionali” e per questo ognuno esprimerà la propria preferenza sulla base di quanto deciso a livello nazionale. Procaccini ha inoltre spiegato che il gruppo dei Conservatori si chiama così perché difende i “valori che hanno forgiato l’Europa e i trattati istitutivi dell’Unione europea“, dove è appunto scritto che “la scelta sulla presidenza della Commissione appartiene ai governi nazionali e la sua ratifica al Parlamento“.
Procaccini si è poi rivolto direttamente ad Ursula Von der Leyen, esortandola a tener conto di quanto emerso dalle elezioni europee, così come da quelle politiche dei singoli stati. “Oggi grazie al risultato delle elezioni europee, ma grazie soprattutto al risultato delle elezioni nazionali tenutesi in tutti gli Stati dell’Unione Europea, i nostri concittadini hanno in maggioranza sposato le idee di buon senso del centrodestra” ha infatti dichiarato Procaccini sostenendo che la maggioranza attuale, composta da partiti di centrosinistra.
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