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Israele, mozione di Pd-M5S-Avs: “Governo revochi collaborazione militare con Tel Aviv”

"Le ostilità tra Israele e Iran hanno catalizzato la preoccupazione dell'opinione pubblica mondiale, distogliendo l'attenzione sui crimini contro l'umanità in corso a Gaza e sui piani israeliani di annessione coloniale della Cisgiordania". E' questo il punto che Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni, tengono a ricordare al Governo Meloni che sarebbe "limitato a qualche parola di circostanza, evitando qualsiasi azione concreta che potesse puntare il dito contro Netanyahu"

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Nel giorno in cui l’opposizione, o almeno una parte di questa, si dedica alla manifestazione “Stop Rearm Europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo” a Roma, arrivano anche le voci degli stessi Pd, M5s e Avs, che in una nota congiunta fanno appello al Governo Meloni affinché si interrompa la “cooperazione militare con Israele“.

Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni si sono così uniti in una mozione unitaria in questo momento in cui “le ostilità tra Israele e Iran hanno catalizzato la preoccupazione dell’opinione pubblica mondiale, distogliendo l’attenzione sui crimini contro l’umanità in corso a Gaza e sui piani israeliani di annessione coloniale della Cisgiordania“. Motivo per cui, i quattro leader non vogliono lasciare “che l’Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni e i suoi epigoni“, affondano sulla premier dichiarando di aver depositato una mozione per chiedere la revoca del memorandum d’intesa con il governo israeliano nel settore militare e della difesa, oltre alla sospensione di qualsiasi forma di cooperazione militare con Israele.

Avs, M5S e Pd hanno più volte sollecitato il Governo Meloni – trincerato dietro silente complicità con le criminali politiche di Netanyahu – di promuovere in sede europea la richiesta di sanzioni contro il Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale“, affermano dem, pentastellati con Avs, denunciando, a detta loro, il mancato intervento e presa di posizione dell’esecutivo, che “davanti al massacro di decine di migliaia di civili” si sarebbe limitato “a qualche parola di circostanza, evitando qualsiasi azione concreta che potesse puntare il dito contro Netanyahu“. Da qui, i leader puntano i piedi e dichiarano: “Noi non ci gireremo dall’altra parte, questo massacro non continuerà in nostro nome“.

Intanto, su X, il leader del M5s, Giuseppe Conte, si esprime su X pubblicando un post che ritorna sulla “macchia dei crimini” israeliani che il Presidente del Consiglio starebbe appoggiando. Riportando una dichiarazione del primo ministro d’Israele, Benjamin Netanyahu, che ammoniva come “per la seconda volta, mio figlio ha dovuto annullare il suo matrimonio a causa della minaccia di lanci missilistici, certamente un prezzo personale pesante pagato da lui, dalla sua fidanzata e dalla nostra famiglia“, l’ex premier affonda su Meloni.

Conte ritiene che “un giorno qualcuno nel nostro Governo dovrà rendere conto del perché abbiamo macchiato i nostri valori e il nostro tricolore per coprire un criminale che ha sterminato 60mila palestinesi, oltre 16 mila bambini e ora ci racconta il suo dramma familiare per un matrimonio rinviato“.

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