Per questi giorni che mancano all’assemblea di domenica, quando ci sarà la “ratifica” dell’elezione di Schlein, l’attesa è di un’apertura della segretaria all’ipotesi di riservare a Bonaccini la presidenza del partito
Elly Schlein e Stefano Bonaccini si sono sentiti e a breve si vedranno. L’assemblea di domenica si avvicina, i tempi per un accordo sono stretti. “Ho sentito Bonaccini – ha detto Schlein a Otto e Mezzo – Ci vedremo nelle prossime ore. Quello che è certo è la volontà di lavorare insieme. Ci sarà un ruolo per lui e auspico che sia un ruolo politico di primo piano. Gli ho fatto una proposta di massima condivisione e nell’interesse del partito”.
Dopo i ruoli nel partito, la partita si sposterà sui capigruppo: “Ancora non ci siamo confrontati nemmeno coi gruppi – ha aggiunto Schlein – Si è aperta una fase nuova, quindi è prevista una certa discontinuità”. In attesa del faccia a faccia, i toni hanno cominciato anche ad alzarsi.
Bonaccini lancia frecciatine
Il presidente dell’Emilia-Romagna si era complimentato con la nuova segretaria per l’impennata delle iscrizioni al partito di questi ultimi giorni (circa 7 mila), ma le ha lanciato una serie di frecciate: “C’è da auspicare e augurarsi che altri facciano come Elly, che è rientrata nel Pd e la cosa non ha potuto che farci piacere”, ha detto, alludendo al recente ritorno nel partito di chi adesso è chiamato a guidarlo.
“Dobbiamo evitare una emorragia silenziosa di chi rischia di non sentirsi a casa”, ha poi aggiunto. Come a dire: c’è un’area di elettori che potrebbe non riconoscersi nella linea della segretaria e allontanarsi. Non è un caso che Bonaccini ricordi spesso di aver ottenuto la maggioranza dei voti degli iscritti e “quasi la metà” di quelli delle primarie.
Questo è chiaramente un modo per rivendicare un ruolo di rappresentanza di quella fetta di partito, militanti e non solo, che lo ha sostenuto.
L’ipotesi di Bonaccini come presidente
Per questi giorni che mancano all’assemblea di domenica, quando ci sarà la “ratifica” dell’elezione di Schlein, l’attesa è di un’apertura della segretaria all’ipotesi di riservare a Bonaccini la presidenza del partito.
“L’importante è dare una mano e far sì che il Pd resti unito – ha detto Bonaccini – Mi interessa poco parlare di assetti e di ruoli, tocca a Elly Schlein valutare e decidere se posso essere utile, non ho bisogno di ruoli. Tutti abbiamo interesse a unire al massimo e lavorare insieme”. E poi, una nuova stoccata: “Non basta vincere una primaria – ha avvertito – Quello su cui saremo misurati sarà la capacità di andare bene alle europee e ho fiducia che otterremo un ottimo risultato”.
Bonaccini sulle alleanze
Bonaccini ha anche ventilato un “desiderata” sulle alleanze: “Alle primarie ha votato più di un milione di elettori. Però noi alle politiche abbiamo preso 5 milioni di voti e non siamo nemmeno al 20%. La prima cosa che dovremmo fare è ridefinire l’identità del Pd ed evitare di schiacciarci solo da una parte, perché per vincere le politiche e le amministrative serve un’idea di società e una capacità di fare alleanze. Attenti a schiacciarsi e a guardare solo il M5s, ma credo che nemmeno Elly Schlein pensi questo”.