Gli incidenti sul luogo di lavoro continuano costantemente a fare vittime. Le ultime tragedie vedono coinvolti tre uomini: un 63enne a Montecarlo in provincia di Lucca e un agricoltore in provincia di Padova sono morti, mentre è rimasto ferito un 57enne in provincia di Torino.
Il senatore Magni denuncia che i soldi dell’Inail destinati alla prevenzione di incidenti e malattie sul luogo di lavoro non vengono utilizzati per questo scopo.
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Incidenti sul lavoro, le ultime vittime
Venerdì scorso nel comune di Montecarlo, a Lucca, un uomo di 63 anni è morto dopo che il trattore che guidava si è ribaltato, schiacciandolo. Era il titolare di un’azienda a conduzione familiare. Sul posto sono intervenuti i soccorsi della Misericordia di Montecarlo, che hanno confermato la morte dell’uomo, e gli operatori della prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, insieme ai carabinieri.
Sabato a Brandizzo, in provincia di Torino, un operaio dipendente di una cooperativa, di 57 anni è caduto dal ramo di un albero che doveva potare. Cosciente, è stato soccorso dal 118 e portato in elisoccorso al Cto in codice rosso.
Domenica pomeriggio invece i vigili del fuoco sono intervenuti in un’azienda agricola a San Martino di Lupari, in provincia di Padova, dove un agricoltore è caduto all’interno di un carro miscelatore che lo ha ucciso. I pompieri di Cittadella hanno messo in sicurezza il mezzo per procedere alla sua apertura e allo smontaggio del carro per prendere la salma.
Incidenti sul lavoro, le parole di Tino Magni
Tino Magni, senatore dell’Alleanza verdi e sinistra, ha affermato che l’Inail – Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro – ha un maxi tesoretto di 3 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2023 e “sarebbe una buona notizia se li usasse per i compiti per cui è nato: prevenire malattie, infortuni e morti sul lavoro”. Magni sostiene invece che questi soldi vengano utilizzati da Giorgetti e dal governo per ridurre il debito.
E afferma che nei giorni scorsi anche la Corte dei conti analizzando il bilancio 2023 aveva notato che stranamente in un periodo di aumento di incidenti sul luogo di lavoro, il bilancio era avanzato. “Una cosa gravissima. Quei soldi sono dei lavoratori e vanno usati per gli scopi istituzionali non per altro“, afferma Magni.
“L’Inail è sotto organico, ha meno ispettori di quelli di cui avrebbe bisogno e limita gli aiuti sulla sicurezza alle imprese. Quindi l’Istituto non assume e non investe nella prevenzione e sulla formazione dei lavoratori e le lavoratrici“, dice il senatore. Continua affermando che i soldi entrano nelle casse del Mef e servono per “blindare i conti”, alimentando la Tesoreria, il salvadanaio dello Stato, e acquistando titoli di Stato.
Magni denuncia tutto questo perché quei soldi dovrebbero essere utilizzati per il lavoro e magari anche per investire in sanità, scuola e infrastrutture sociali. “Presenterò un’interrogazione al ministro Giorgetti” conclude.
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