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Ilaria Salis, il Parlamento Ue conferma l’immunità: “Una vittoria per la democrazia e l’antifascismo”

Il caso di Ilaria Salis nasce nel febbraio 2023, quando venne arrestata in Ungheria con l'accusa di aver partecipato a un'aggressione contro militanti di estrema destra nel corso della manifestazione. Le immagini della donna, portata in aula a Budapest con mani e piedi ammanettati, causò un certo clamore in Italia. Salis è stata detenuta in un carcere ungherese per 15 mesi

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Ilaria Salis non sarà trasferita in Ungheria. La plenaria di Strasburgo ha confermato l’immunità a favore dell’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, sospendendo nuovamente il procedimento giudiziario a Budapest. I voti a favore sono stati 306 e i contrari 305, mentre gli astenuti sono stati 17. Lo scarto, quindi, è stato solamente di un voto.

Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo Stato di diritto e l’antifascismo“, ha commentato a caldo Ilaria Salis, subito dopo l’esito del voto alla plenaria. Poco prima, l’eurodeputata su X aveva esultato scrivendo: “Siamo tutti antifascisti“. Il voto odierno arriva a seguito della decisione della Commissione Affari giuridici del Parlamento europeo, che aveva confermato l’immunità lo scorso 23 settembre.

Chi è Ilaria Salis

Il caso di Ilaria Salis nasce nel febbraio 2023, quando venne arrestata in Ungheria con l’accusa di aver partecipato a un’aggressione contro militanti di estrema destra nel corso della manifestazione. Le immagini della donna, portata in aula a Budapest con mani e piedi ammanettati, causò un certo clamore in Italia. Salis è stata detenuta in un carcere ungherese per 15 mesi.

Nel giugno 2024 venne eletta come eurodeputata con Alleanza Verdi e sinistra, ottenendo quindi l’immunità parlamentare. Il 10 ottobre 2024, a seguito di un intervento in aula dell’eurodeputata contro il governo di Viktor Orban, le autorità ungheresi hanno trasmesso al parlamento europeo la richiesta di revoca della sua immunità.

Ilaria Salis, le reazioni prima e dopo del voto

In aula, subito dopo l’annuncio dell’esito del volo, Salis ha esultato e si è abbracciata con alcuni colleghi, tra cui la co-presidente del gruppo, Manon Aubry, e l’eurodeputato del Pd, Sandro Ruotolo. “Ribadisco la mia richiesta di essere processata in Italia. L’Europa deve continuare a difendere i suoi valori, non solo a  parole, ma con i fatti“, ha poi sostenuto, facendo riferimento ad una richiesta presentata dai suoi legali al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, alcune settimane fa.

Poco prima del voto, alcuni esponenti dei gruppi di destra europei si erano espressi contro il rinnovo dell’immunità parlamentare a Salis. “Noi siamo per le regole, non bisogna politicizzare la questione“, ha spiegato Manfred Weber, presidente del gruppo popolare al Parlamento europeo, sostenendo che la scelta rispettosa del regolamento del Parlamento europeo sia quello di non rinnovare l’immunità.

Sappiamo che è un voto in bilico, ma chi crede veramente nello Stato di diritto voterà a favore della revoca“, ha invece sostenuto il capogruppo di Ecr, Nicola Procaccini, annunciando che il suo gruppo “voterà per la revoca dell’immunità di Ilaria Salis“, in quanto “lei è stata candidata per un solo motivo: sfuggire alle sue responsabilità“.

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