Il capogruppo uscente di Fratelli d’Italia rispolvera la possibilità di una modifica alle carte costituzionali, verso il presidenzialismo e la revisione della sovranità di diritto dell’Unione europea
Non è ancora nato il nuovo governo che Francesco Lollobrigida, braccio destro di Giorgia Meloni, già parte alla carica con il proposito di modificare la Costituzione. Il capogruppo uscente di Fratelli d’Italia, nelle interviste su “Repubblica” e “Il Messaggero”, anticipa quali sono i progetti del partito.
Nessuno vuole toccare la Costituzione, precisa Lollobrigida, i principi contenuti nelle prime pagine saranno inviolabili. Occorre, tuttavia, una rivisitazione e il primo punto debole che dovrà essere messo in gioco è il presidenzialismo.
Durante la campagna elettorale, il centrodestra non ha mai fatto mistero di voler proporre per l’Italia il sistema presidenziale sul modello francese, con l’elezione del Capo di Stato direttamente dalle mani degli italiani. L’idea era stata proposta da Silvio Berlusconi e poi ripresa dagli altri schieramenti della coalizione.
“Serve una norma che dia stabilità, efficienza, potere di scelta ai cittadini. E stavolta bisogna fare presto”, sottolinea Lollobrigida che precisa che FdI si confronterà anche con gli altri partiti perché si possa “trovare la formula”.
Sul filo del rasoio anche il principio di sovranità del diritto comunitario, ovvero quella disposizione dell’Unione europea la quale precisa che, in caso di conflitto fra un diritto sancito da Bruxelles e uno appartenente allo Stato membro, a prevalere sia sempre l’Ue.
È una norma che, secondo il capogruppo di FdI, anche altri Paesi stanno mettendo in discussione. “Anche perchè nessuno pensa più, alla luce degli ultimi eventi, che l’Europa sia perfetta”, sostiene Lollobrigida.
La 194 è “salva”
Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia, nessuno ha intenzione di revisionare o modificare la legge 194, che disciplina le modalità di accesso all’aborto. Nonostante la gaffe di Meloni a disciplinare il “diritto a non abortire” delle donne – nessuno costringe una donna ad abortire, che può liberamente portare a termine una gravidanza – Lollobrigida precisa che si tratta di garantire maggiori sostegni per le donne in gravidanza, soprattutto dal punto di vista economico.
“Siamo i più grandi difensori della legge 194, perché ne vogliamo l’applicazione piena”, continua il capogruppo. Nessun tipo di specifica sul modus operandi di Fratelli d’Italia su come garantire, invece, l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, diritto non scontato poiché, ad oggi, 7 medici su 10 sono ancora obiettori di coscienza.
La crisi economica è il primo punto della nuova agenda
Priorità per il governo ancora in fase di definizione è la crisi economica e l’emergenza bollette. Il primo consiglio dei ministri, precisa Lollobrigida, partirà proprio da qui.
Sul reddito di cittadinanza si ragionerà con gli altri alleati sulle tempistiche per non impattare le sacche di disagio che si sono create, ma l’abolizione è certa. Al posto del sostegno creato dai 5 Stelle si andrà verso dei contributi adeguati per chi non ha lavoro.
Ma che composizione prenderà il governo? Lollobrigida è certo che i nomi presentati saranno persone di qualità per i ruoli anche perchè “non ragioniamo mai partendo da veti”.