Oggi la decisione sulla possibile intesa tra Letta e Calenda. Il segretario Dem: «Il terzo polo rafforza il centrodestra»
Attesa per oggi la decisione sul matrimonio tra il Partito democratico e Azione. Dopo la lettera che Carlo Calenda, insieme agli alleati +Europa, ha scritto al Pd con i punti chiave del possibile accordo, ecco che nelle prossime ore potrebbe arrivare il sì o il no dalla segreteria Dem per capire se il Pd aprirà le porte al nuovo compagno di viaggio in vista del voto del 25 settembre.
Le condizioni e gli aut aut
Uno scenario che si è complicato però nelle ultime ore, viste le condizioni poste dallo stesso Calenda, in particolare sul possibile allargamento della stessa coalizione anche a Di Maio e Fico. «Discutiamo di quello che volete, ma agli elettori di Azione non possiamo chiedere di votare Di Maio, Bonelli – anti Ilva, termovalorizzatori e rigassificatori – e Fratoianni – che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi – nei collegi uninominali». Intanto nelle stanze del Pd si studia una sorta di campo largo bis, ossia allargando il più possibile l’accordo, puntando anche su Articolo 1 e i fuoriusciti del Movimento Cinque Stelle.
«Stiamo mettendo tutto il nostro impegno a convincere tutti quelli che vogliono e possono far parte della nostra alleanza di esserci. Non mettiamo veti, abbiamo un atteggiamento costruttivo. Ma ormai c’è poco tempo davanti», le parole di Letta. Intanto oggi Di Maio presenta “Impegno civico”, mentre Crippa e D’Incà lanciano “Ambiente 2050”.