Gualtieri: “Trasformare Roma in una grande Capitale, i disagi sono necessari”

Il sindaco di Roma ha intenzione di portare a termine gli ingenti lavori messi in atto nella Capitale, decidendo quindi di ricandidarsi alle Comunali del 2026; per gli interventi sul Giubileo si dice "soddisfatto" soprattutto per ché questi stanno rispettando il cronoprogramma. In totale, però, per dare un nuovo volto alla città e chiudere i cantieri ci vorranno almeno 10 anni

Redazione
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Abbiamo un progetto di trasformazione della città molto ambizioso che si basa su un dato: dobbiamo smettere con l’idea che Roma sia destinata alla mediocrità, che non possa raggiungere i livelli di qualità urbana e di servizi che hanno  le altre grandi capitali“, così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri rilancia i lavori in corso nella Capitale, in atto dall’inizio del suo mandato e criticati duramente per i disagi che provocano in città, sia ai residenti che ai turisti. Un imponente cantiere che si prefigge di migliorare la vita dei cittadini ma che allo stesso tempo provoca problematiche di vario tipo che rendono la vita nella Capitale sempre più complessa.

Per il sindaco si tratterebbe di una situazione inevitabile, soprattutto nell’ottica della volontà di ammodernamento della città in vista del Giubileo, che inizierà il 24 dicembre e per cui si attendono circa 30 milioni di turisti. “Nonostante siamo partiti con 6 mesi di ritardo per la caduta del governo Draghi, abbiamo fatto in 2 anni quello che si fa in genere in 3-4-5 anni” ha dichiarato con orgoglio il primo cittadino, nel suo intervento ad Agorà su Rai3, spiegando di essere intenzionato a concludere il suo mandato con efficacia, con la prospettiva di una rielezione.

La legge permette due mandati, è prassi abbastanza normale che un sindaco cerchi di terminare i lavori avviati” ha infatti sottolineato Gualtieri, spiegando che l’amministrazione romana “ha messo in atto un progetto di trasformazione della città per il quale serve un ciclo di almeno dieci anni“. Un percorso lungo e complesso che potrebbe però ridare un nuovo volto alla città, eliminando diverse problematiche e rafforzando alcuni servizi, tra cui quello del trasporto pubblico locale.

Gualtieri: “Sui lavori per il Giubileo siamo soddisfatti

Entrando nello specifico della questione, Roberto Gualtieri ha chiarito le prospettive dei lavori in corso in vista del Giubileo, un evento che metterà a dura prova la città ma su cui l’amministrazione sta lavorando al meglio per evitare qualsiasi tipo di ostacolo. “I lavori sono di due categorie” ha quindi spiegato il primo cittadino; da un lato ci sono “gli interventi ‘per il Giubileo’ che saranno finiti entro il 24 dicembre e quelli di Tor Vergata entro l’estate“, dall’altro ci sono quelli “che accompagnano il Giubileo, per cui è previsto un arco temporale più ampio“.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

Il sindaco della Capitale ha spiegato che tutti questi progetti stanno seguendo senza problemi il cronoprogramma e che per questo può dirsi “soddisfatto“. Per quanto riguarda i disagi che sono in corso all’interno della città, questi sarebbero “inevitabili” e quindi è necessario entrare nell’ottica che “se non si fanno cantieri Roma non avrà un futuro migliore“. In questo senso, però, ci sarebbe anche da considerare che “questi non sono stati fatti prima“, come ha decretato Gualtieri.

Ad aggravare la situazione dei cantieri, vi sarebbe poi il problema degli scioperi del trasporto pubblico. “Il diritto di sciopero è costituzionale” ha ricordato il sindaco di Roma, sottolineando però che i disagi sono stati aggravati nell’ultimo periodo da “due scioperi nazionali distinti” che per due volte di seguito hanno paralizzato i trasporti pubblici. La speranza, quindi, è che il governo e i sindacati riescano a trovare un accordo perché “i lavoratori chiedono cose giuste, ma la dialettica tra loro deve evitare di scaricare il peso sui cittadini“.

Gualtieri: “Mi sono voluto prefiggere obiettivi ambiziosi

I progetti dell’amministrazione Gualtieri sono stati definiti da egli stesso come “ambiziosi“, nell’ottica che la Capitale abbia risorse maggiori da poter sfruttarerispetto ad altre città italiane“. Il primo cittadino ha infatti spiegato che si tratta di una città che “è verde, è meravigliosa per la sua storia e per la ricchezza del tessuto sociale” e che proprio per questi fattori lo ha portato a decidere di mettere in atto operazioni complesse ma che potrebbero portare a risultati più che soddisfacenti.

Prima si faceva il 5% delle strade, io dico che si deve fare il 100%. Non ci sono le metro? Si fanno le metro. Non ci sono gli impianti dei rifiuti? Si fanno gli impianti dei rifiuti. Si fanno le cose normali” ha continuato il sindaco di Roma, per poi commentare le critiche sul termovalorizzatore della città: “Esiste in tutte le grandi città. È assurdo adesso, che paghiamo 100 milioni perché non sono stati fatti gli impianti quando s’è chiusa Malagrotta. Noi paghiamo per mandare i rifiuti ad altri impianti, che ci fanno l’energia“.

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