Numeri record nel mondo. L’Europa si muove ma non troppo: “Proteggere ancora i confini”. Il caso dei Msna
La giornata mondiale dei migranti riflette un andamento preoccupante. La quota di chi emigra supera i 103 milioni di persone: un dato senza precedenti, pari a un abitante su circa 77 persone, più del doppio di dieci anni fa, quando si registrava un abitante su 167.
Le conseguenze della guerra in Ucraina
Il conflitto in Ucraina è in parte, responsabile di tale andamento. L’onda di circa 4,4 milioni di profughi non ha smosso la stabilità e il benessere dell’Europa, ma – secondo quanto riporta il Dossier 2022 sul diritto d’asilo promosso dalla fondazione Cei – è responsabile di un “pericoloso doppio standard” in cui vengono favoriti gli arrivi degli ucraini nei confini europei rispetto le persone di altre nazionalità. “La generosa ‘auto-accoglienza’ messa in atto dalla comunità ucraina, con la collaborazione di tanti privati cittadini italiani – afferma il Rapporto – ha salvato un sistema di accoglienza ristretto e limitato: le 171.500 persone arrivate dall’Ucraina surclassano del 72% la totalità dei rifugiati e richiedenti asilo di tutte le provenienze ospitati nel sistema pubblico alla fine di settembre fra Sai, Cas e centri di prima accoglienza, poco più di 99 mila persone”.
Gli arrivi via mare e via terra
Per quanto riguarda gli arrivi via mare il rapporto afferma: “Questo 2022 vede in netto aumento su gommoni, barche e barconi rifugiati afghani e siriani, anche se le tre prime cittadinanze negli sbarchi rimangono, come nel 2021, quelle tunisina, egiziana e bangladese“. Resta tragica la situazione nel Mediterraneo per il numero di morti: a fine ottobre il report ha segnalato la stima di 1800 persone: coloro che non sono riusciti a portare a termine il loro viaggio. Per quanto riguarda la rotta che porta verso l’Italia e Malta, si sono contati 1.295 morti e dispersi, contro i 172 del settore occidentale e i 295 di quello orientale.
Considerando la situazione sulle quattro frontiere di terra con Slovenia, Austria, Svizzera e Francia, le cifre sui migranti irregolari sono preoccupanti. Il dossier registra una crescita senza precedenti: “Sono in crescita ovunque, oltre 4.800, ad esempio, quelli rintracciati dalla sola polizia di frontiera di Trieste e Gorizia nel 2022 fino a metà settembre”.
Il caso dei MSNA
Le cifre sui minori stranieri non accompagnati (MSNA) sono destabilizzanti. I presenti e censiti in Italia alla fine di settembre del 2022 sono oltre 18.801 e 12.776 sono i nuovi segnalati dalle autorità italiane solo nel primo semestre di quest’anno. I numeri dei minori richiedenti protezione in Italia – comprati tra gli ultimi quattro anni – sono in diminuzione: dal 15% sul totale registrato nel 2019 e nel 2020 all’11% del dato provvisorio per il 2022, relativo a circa 5.900 bambini e ragazzi registrati tra gennaio e la metà di settembre.