Meloni: “Il nostro approccio è pragmatico, non ideologico”. Il programma: sostenibilità ambientale di pari passo con quella economica e sociale, puntare a neutralità tecnologica
La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella economica e sociale e deve essere assicurata la neutralità tecnologica. Così la premier Giorgia Meloni, partecipando al suo primo question time, ha fatto il punto sul piano di azione del governo rispetto al cambiamento climatico, oltre a annunciare una accelerazione per la riforma fiscale.
I punti in discussione
La premier ha replicato a una interrogazione di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, il quale ha chiesto quali fossero le direttive del governo rispetto alle normative europee e internazionali sul fronte siccità e cambiamento climatico. “La sostenibilità ambientale – ha spiegato la premier – non deve mai essere disgiunta dalla sostenibilità economica e sociale e, una volta definiti i target di riduzione delle emissioni, deve essere assicurata neutralità tecnologica“.
Le azioni messe in campo
Per andare in questa direzione, il capo del governo ha messo in evidenza le azioni intraprese fino a questo punto della legislatura. “Lavoriamo al decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili e la semplificazione per le installazioni degli impianti da fonti rinnovabili. Sulla crisi idrica, si sta attivando una cabina di regia per prevenire il fenomeno prima che deflagri. Quanto al gas, non se ne farà a meno. Il governo lo considera vettore energetico della transizione, necessario a garantire all’Italia una maggiore autonomia e necessario a contribuire alla realizzazione del progetto dell’Italia come hub dell’energia“.
La sfida tecnologica
Per il governo l’obiettivo è anche puntare alla produzione di biocarburanti tramite il riciclo chimico dei rifiuti, “tecnologia sulla quale l’Italia è all’avanguardia e che garantisce un approccio autenticamente circolare”. Sul nucleare la premier si dice ancora una volta “pragmatica, ma non ci sarà nessuna azione in assenza di un eventuale, chiaro atto di indirizzo del Parlamento, senza il coinvolgimento del quale non potremmo assumere alcun impegno a livello internazionale”.
La replica di Bonelli
“Questo è l’antitesi del pragmatismo – ha replicato Bonelli – ed evidenzia bene da che parte della storia si collochi la maggioranza, da quella che vuole condannare l’Italia a essere ancora prigioniera delle fonti fossili. Si continua a parlare di biocarburanti e carburanti sintetici ma il monopolio ce l’ha sempre l’Eni e la strategia è quella di far dipendere il nostro paese dalle fonti fossili”.