Nella sessione pubblica del Consiglio dei ministri Ue dell’Economia a Bruxelles la necessità di aiuti economici e militari all’Ucraina è divenuto argomento centrale di discussione, a causa della dichiarazione pronunciata dalla ministra svedese Elisabeth Svatesson che ha sostenuto: “Tutto è adombrato dal fatto che la presidenza Ue ha incominciato con la visita del primo ministro a Mosca. Ciò mi ha irritato e intristito, in quanto questa presidenza ci rappresenta tutti. Per molti di noi l’Ucraina è una priorità, c’è una guerra in Europa e aiuteremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Quando il primo ministro va da Putin è una dichiarazione. Non ha rappresentato me“.
Parole dure che hanno immediatamente convinto parte dei presenti ad allinearsi alle parole di Svatesson per dimostrare la vicinanza e la solidarietà nei confronti dell’Ucraina. All’appello non è mancato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha sostenuto in modo convinto: “L’Ue deve rimanere impegnata con i partner del G7 per continuare a fornire un aiuto finanziario adeguato all’Ucraina“. Intenzioni che quindi si distaccano dalle azioni del presidente di turno dell’Ue, Viktor Orban, che dall’inizio del suo mandato lo scorso primo luglio, ha dato inizio ad una serie di missioni che sembravano contrastare con le linee guida dell’Ue.
In particolare, le visite al presidente russo Vladimir Putin e a quello cinese Xi Jinping hanno infastidito la comunità europea che, dall’inizio del conflitto russo ucraino, ha preso le parti di Kiev, con l’obiettivo di giungere ad una pace giusta e soprattutto duratura. Proprio su questo tema, Giorgetti ha dichiarato: “In questo periodo pesantemente colpito dagli effetti della guerra in Ucraina, accogliamo la proposta della presidenza di portare avanti l’agenda strategica per il 2024-2029. Su questo tema, è importante evidenziare la cruciale importanza delle politiche di coesione“.
Giorgetti: “Dobbiamo aumentare l’attrattività dei nostri mercati agli occhi degli investitori“
Il ministro dell’Economia ha poi sottolineato, una volta conclusa la parentesi degli aiuti finanziari all’Ucraina, che una delle priorità dell’Ue deve essere quella di “approfondire e completare l’Unione economica e monetaria, nonché l’Unione bancaria e quella dei mercati dei capitali, per aumentare l’attrattività dei nostri mercati agli occhi degli investitori” e “la fiducia nei nostri settori finanziari“.
La questione degli investimenti all’interno del territorio dell’Ue è una questione su cui Bruxelles continua a interrogarsi, consapevole che si tratti di uno tasselli fondamentali per rendere l’Unione nuovamente competitiva a livello globale. “È cruciale per promuovere le priorità europee” ha infatti dichiarato Giorgetti, sottolineando come un incremento di investimenti possa anche “consolidare la competitività internazionale dell’Unione“. Un obiettivo complesso che necessita di un'”applicazione adeguata della riforma della governance economica” per essere raggiunta. Solo in questo modo, infatti, potranno essere “promosse le finanze pubbliche sostenibili e mantenuti gli investimenti“.
Il sostegno a Kiev nel Consiglio dei ministri dell’Economia Ue
Oltre a Giancarlo Giorgetti e alla svedese Elisabeth Svatesson, sono molti altri i nomi di chi ha deciso di schierarsi al fianco di Kiev e delle sue richieste di ulteriori finanziamenti. “L’aiuto all’ucraina deve rimanere all’ordine del giorno dell’Ecofin. È essenziale per l’Ue che un aiuto forte finanziario e militare per l’Ucraina deve continuare assieme all’assistenza umanitaria” ha infatti dichiarato il ministro finlandese Matti Vanhanes, aggiungendo che la priorità è quella ri rimanere uniti e condannare con forza l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina.
Della stessa opinione anche l’estone Mart Võrklaev, che ha invitato la comunità europea ad “aiutare l’Ucraina contro il terrorismo della Russia“, sostenendo che l’Unione “dovrebbe fare di più” e non limitarsi a monitorare “blandamente” l’impatto economico e finanziario della guerra. Infine, la ministra della Danimarca Stephanie Lose ha invitato l’Europa a “rimanere all’avanguardia negli aiuti all’Ucraina e nelle sanzioni alla Russia“, in quanto questa è una priorità dell’Ue.
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