L’ex Iena e M5s annuncia la sua svolta Dem appoggiando Bonaccini nella corsa alla segreteria: “Ora mi attaccheranno, ma non importa”
“Mi chiedeva sempre le poltrone”, disse Conte quando Giarrusso lasciò il M5s. E oggi l’ex Iena torna d’attualità per aver – a sorpresa – annunciato il suo ingresso nel Partito Democratico. Un annuncio che spacca proprio i Dem: “Prima chieda scusa”, è la frase che risuona da più parti nel mondo Dem. Il riferimento è a tutte le uscite che lo stesso Giarrusso esternò proprio contro il Pd, in tempi non sospetti.
Ma di tempo sembra esserne passato a sufficienza per iniziare una nuova avventura, stavolta a portare l’acqua al mulino di Stefano Bonaccini come candidato alla segreteria nazionale del partito.
L’annuncio a sorpresa
“Entro in punta di piedi – ha spiegato Giarrusso nel suo intervento a Milano sabato pomeriggio – in una casa che esiste da tempo, con rispetto per chi l’ha costruita e con umiltà. La sinistra incomprensibilmente per anni si è quasi vergognata delle proprie origini, ed è assurdo in un paese dove c’e’ chi ostenta senza vergogna i vessilli del Ventennio e i busti di Mussolini sul comodino. Questa è la casa di una tradizione in cui c’e’ Berlinguer, una eredita’ da rivendicare con orgoglio, valori di uguaglianza, di cultura e di solidarietà di cui andare orgogliosi”. Poi il sostegno a Bonaccini: “Oggi con Bonaccini il Pd deve rinascere e rinnovarsi perchè all’Italia serve un centrosinistra forte e unito, un progetto riformatore che riparta dal basso, dai territori, dall’identità, dalla tutela dei più giovani, dei più deboli, dei lavoratori, dei diritti e dell’ambiente”.
Le polemiche che lo accolgono
Ma da lontano – nemmeno tanto – riecheggiano già le prime polemiche. Il primo a intervenire è Matteo Renzi: “Il mio amico Bonaccini oggi ha spiegato la sua idea di Pd: cancellare il Jobs Act che ha creato più di un milione di posti di lavoro per accogliere la Iena ex grillina Giarrusso che insultava i dem su Tav, immigrazione, onestà. Finalmente smetteranno di dire che Bonaccini e’ renziano, sono felice per lui. Ma basterebbe rileggere i dati Istat sul Jobs Act e i tweet di Giarrusso per capire che il Pd non e’ piu’ la casa dei riformisti. Contenti loro, contenti tutti…”.
Il nuovo arrivo non piace al vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano: “E meno male che si doveva andare in cerca di elettori perduti… Lo dico senza polemica. Magari Bonaccini e’ consigliato male, ma faccio notare che Dino Giarrusso, al di la’ di tutto, alle ultime elezioni in Sicilia era candidato non solo contro il Pd, ma con Cateno De Luca”. “C’e’ stato un tempo in cui lo sport di Dino Giarrusso era attaccare il Pd, prima come Iena, poi come eurodeputato. Adesso aderisce al percorso congressuale. Senza chiarire o giustificare le cattiverie dette contro la nostra comunita’. Almeno chieda scusa alla nostra gente”, è la richiesta di Chiara Gribaudo, deputata e sostenitrice della mozione Schlein. La pensa cosi’ anche Piero Fassino: “Dino Giarrusso dovrebbe chiedere scusa all’ex ministro Pinotti perchè qualche anno fa, quando era ministro della Difesa, ha detto che lei aveva le mani lorde di sangue. Poichè questo non è vero, ovviamente, prima di iscriversi al Pd o di venire nel Pd dovrebbe chiarirsi le idee e su questo ci aspettiamo delle scuse”.