Il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri è stato ospite nel programma Restart su Rai3 dove ha parlato di diverse questioni attuali che il governo è chiamato ad affrontare, come il maltempo nelle regioni centro-settentrionali, la situazione fiscale in Italia e la tassazione sulle banche.
Gasparri sul maltempo
Il forzista commenta la situazione che stanno vivendo le regioni investite dall’alluvione affermando che “di fronte alla disperazione dei cittadini a causa degli ultimi avvenimenti provocati dal maltempo c’è solo da fare ‘mea culpa’ di tutte le Istituzioni“.
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Ma continua puntualizzando che il problema sta soprattutto negli enti locali, che avrebbero dovuto gestire le risorse in maniera diversa. Secondo Gasparri “le cifre utilizzate in quelle Regioni dagli enti locali per la prevenzione, che costa molto meno degli interventi successivi alle catastrofi, sono largamente inferiori alle cifre che sono state assegnate”.
Per spiegare meglio il suo punto fa l’esempio di Faenza, in cui nello stesso anno il fiume è esondato tre volte. “Non possiamo dare la colpa all’Onu o alla Nato” dice “perché gli interventi devono essere fatti da chi amministra quel territorio”. Sottolinea che ovviamente il governo deve dare dei soldi per aiutare gli enti, ma nel frattempo si devono utilizzare quelli già disponibili. E per lui in Emilia Romagna questo non è stato fatto: “Sono stati dati 600milioni alla Regione da spendere in dieci anni, ma solo in parte sono stati impiegati”.
Parla poi della proposta di obbligare le famiglie a fare un’assicurazione per le calamità naturali, sostenendo che questo sia impensabile. Le sue parole: “Tu ti fai una assicurazione e hai una detrazione fiscale. Lo Stato perde un po’ di gettito, ma intanto sono assicurazioni che non ci sarebbero. E scarichi un po’ di responsabilità anche su un’altra formula. Non si può dire dall’oggi al domani tutti si assicurano, almeno per quanto riguarda privati e famiglie”. C’è invece la possibilità di studiare un meccanismo di incentivazione fiscale per chi fa un investimento assicurativo.
La tassazione sulle Banche
Cambiando tematica, Gasparri si concentra sull’errore della tassazione sulle banche che hanno meno profitti. Partendo dal presupposto che le banche sono costrette a pagare un surplus di tasse, per lui quelle che hanno meno profitti non devono essere tassate di più, perché “noi siamo dell’idea che chi ha più profitti deve
pagare più tasse”.
Invece è ingiusto tassare, per esempio, la cassa rurale artigiana, la banca popolare, perché finanzia il contadino o la famiglia. E tassarla di più porterebbe a scaricare questi costi sull’utenza. “Noi dobbiamo esigere una riduzione dei tassi, che la BCE finalmente ha annunciato, anche se potrebbe fare ancora di più” afferma. Precisa poi che “lo Stato può fare degli accordi con le grandi banche su alcuni meccanismi di tecnicalità”.
Entrate fiscali
Il capogruppo di Forza Italia al Senato mostra con soddisfazione nel programma Rai i dati positivi di questa prima parte del 2024 riguardo le entrate fiscali: “Da gennaio a luglio le entrate fiscali del 2024 sono cresciute di 19 miliardi, pari al 6,2%, con aliquote che non sono aumentate ma, anzi, in qualche caso diminuite, grazie anche al principio della flat tax“.
Spiega che questi risultati sono dati dal fatto che in un paese che si presenta meno oppressivo, si guadagna di più, perché i cittadini si fidano di più e vogliono evitare il rischio di essere sanzionati. “Quindi oggi le entrate fiscali stanno aumentando con una visione più equa e meno vessatoria” conclude.
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