“L’affermazione di Scholz sulla premier Meloni è stata inopportuna, spiacevole e sbagliata” con queste parole il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri difende il Presidente del Consiglio, definita dal cancelliere tedesco “all’estrema destra dello spettro politico“. Una sorta di accusa che non è passata inosservata e che ha scatenato qualche subbuglio nella vita politica italiana. Gasparri però non si tira indietro e si schiera dalla parte della leader di Fratelli d’Italia, che descrive come “l’unica che sedeva al tavolo del G7 con una maggioranza alle spalle solida“.
Gasparri quindi si lancia nella descrizione della “caduta” di tutti gli altri leader europei. “Biden va al voto e vedremo che succederà in America. Macron ha indetto le elezioni anticipate perché è stato travolto da un insuccesso. Scholz è andato male perché la Cdu-Csu, che fa parte del Ppe, ha preso il 30% e alcuni estremisti sono, ahimè, cresciuti molto. Sunak si è dimesso” elenca il senatore azzurro, prima di sferrare il colpo finale al cancelliere tedesco.
“Scholz evidentemente ha dei problemi interni e deve dare un ruolo a se stesso – ha attaccato Maurizio Gasparri – ha perso le elezioni, vuol fare il guardiano delle posizioni dei socialisti europei che devono trovare dei nemici. Che i neonazisti che hanno preso nel suo paese il 16% siano fuori da qualsiasi veicolabilità politica, lo sanno tutti“.
Gasparri: “Meloni e i conservatori sostengano il Ppe“
Non solo difese, Gasparri rivolge a Giorgia Meloni anche un appello: “Io penso che i conservatori, con Meloni, dovrebbero sostenere il candidato del Ppe. D’altra parte, l’Italia avrà un commissario europeo ed è evidente che sarà la premier a designarlo“. Gasparri spiega poi che in Ue “bisogna avere il 65% delle popolazioni rappresentate dai governi per disegnare il presidente della Commissione” e che “il presidente della Commissione europea deve essere indicato dal partito più forte, che è il Partito Popolare Europeo a cui appartiene Forza Italia“.
Per questo, sostiene Gasparri, “un centrodestra formato da popolari, dai liberali e dai conservatori della Meloni da solo non ha i voti“, per cui Giorgia Meloni dovrà prendere una decisione.
Gasparri: “Il premierato è nel programma elettorale di Forza Italia“
Allargando poi il discorso, Gasparri si è concentrato sul tema delle riforme costituzionali volute dal governo Meloni, in particolare quella del premierato. “Berlusconi ha introdotto il tema dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica da decenni” ha sostenuto il senatore forzista, aggiungendo: “Attualmente era nel nostro programma elettorale e Forza Italia, nel solco del berlusconismo, l’ha sostenuta con forza“.
Il forzista ha quindi ricordato come domani la riforma verrà votata in Senato per poi passare all’analisi della Camera. “Questa è già una forma di compromesso” ha dichiarato Gasparri, sostenendo che con il premierato “si darà più potere ai cittadini, per rispettare la volontà del Paese, e meno ai giochi di Palazzo, compresi quelli ‘alla Scalfaro’“. Gasparri ha poi concluso: “Quello di Scalfaro fu un colpo di Stato, una vergogna per la storia repubblicana e ci vorrebbe un ‘processo politico’ postumo a Scalfaro, consacrato padre della patria mentre è stato uno ‘scassinatore’ della democrazia“.
Gasparri: “In Europa FdI ha firmato la condanna ai totalitarismi, il Pd no“
Incalzato sull’inchiesta di Fanpage sui presunti neofascisti, Gasparri è corso ai ripari: “Io ricordo che nella campagna elettorale del 2018 ci fu un’inchiesta di Fanpage con un tizio che andava nelle discariche, si infiltrava, e questo alimentò molto la campagna dei grillini sulle discariche e sui rifiuti. Di quel tizio non ho più avuto notizia, non so se l’hanno arrestato, se esiste, se non esiste. Ci sono delle inchieste la cui apparizione è rapida come la loro scomparsa“.
Il senatore, poi, affonda sulla presunta non veridicità delle immagini riportate: “Peraltro, la tecnica usata nel servizio, che ho visto, prevede che ogni tanto arrivino degli inserti visivi che non si capisce se siano ripresi in continuità nello stesso luogo“. Gasparri ha poi voluto ricordare: “Ho qui la proposta di risoluzione del Parlamento europeo votata nel 2019 che condanna il nazismo, il fascismo, il comunismo. La posizione corretta, secondo me, è questa, la condanna del totalitarismo. Eppure, alcuni del Pd non l’hanno votata“.
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