Il G7 Cultura avrà la sua tappa nella città di Pompei. La conferma, dopo giorni di indecisione e incertezza, è giunta proprio dal sindaco della città, Carmine Lo Sapio, che ha dichiarato di essere “molto soddisfatto” della decisione presa dal Ministero. Rimane comunque la possibilità che le condizioni meteorologiche avverse facciano nuovamente saltare l’appuntamento, ma le speranze restano alte. Per ora quindi, è certo che il 20 settembre prossimo le delegazioni che prenderanno parte al G7 visiteranno gli scavi di Pompei.
A seguito della visita culturale, si terrà in loro un’esibizione della Nuova Orchestra Scarlatti e poi la cena nella Palestra Grande. Un programma ricco di eventi, che è riuscito a smarcarsi dai presunti scandali che rischiavano di farlo saltare. L’incertezza, invece, rimane sulla possibilità della partecipazione del cantante Andrea Bocelli, che dovrebbe esibirsi in concerto. Al via anche le discussioni sulla sicurezza del sito: il sindaco Lo Sapio ha dichiarato che il dispositivo di sicurezza messo a punto dalla prefettura a Pompei, vedrà coinvolto il Commissariato di Pubblica sicurezza, la Polizia municipale e l’Ufficio tecnico de Comune per la chiusura di strade.
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Il caso Sangiuliano e i rischi per il G7
Lo scandalo che a inizio settembre ha travolto l’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha messo in serio pericolo la fattibilità del G7 previsto a Napoli e Pompei. La possibilità di una fuga di informazioni riservate ad una persona non interna al governo e alla commissione di lavoro, ovvero l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, ha messo in allarme il governo e soprattutto coloro che hanno duramente lavorato al vertice del Group of 7.
In particolare, la visita agli scavi di Pompei, sarebbe stata messa in serio pericolo. L’ex ministro ha dichiarato sin da subito però che il G7 non avrebbe subito conseguenze e soprattutto che la sicurezza degli incontri non era stata in alcun modo compromessa. “Il G7 si farà regolarmente a Napoli e a Pompei” sostenne infatti Sangiuliano, aggiungendo anche di essere intenzionato a “partecipare senza imbarazzi“. Questo ovviamente prima della decisione di annunciare le sue dimissioni irrevocabili, a seguito dei continui attacchi da parte di Boccia.
Ora, quindi, il G7 di Napoli e Pompei sarà presenziato da Alessandro Giuli, neoministro della Cultura, a cui spetterà prendere in mano un progetto a sole due settimane dalla sua realizzazione. Un banco di prova importante, che aprirà il mandato dell’ex presidente del Maxxi di Roma.
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