Il documento finale adottato dai leader del G7 è un testo di 36 pagine che riflette una serie di impegni concreti e significativi assunti dai leader mondiali per i prossimi anni. La presidente Meloni ha sottolineato l’importanza del testo, definendolo: “Un documento estremamente significativo che contiene i tanti impegni che il G7 ha deciso di assumersi, impegni concreti, reali, che riguardano questioni dirimenti per il nostro presente, per il nostro futuro e sui quali il G7 ha ribadito la sua unità d’intenti, la sua compattezza“.
Tra i vari argomenti affrontati, spicca la ferma condanna di tutte le violazioni e gli abusi dei diritti umani, con particolare attenzione alla tutela dei diritti della comunità LGBTQ+. La dichiarazione sottolinea la “forte preoccupazione” per la riduzione dei diritti della comunità arcobaleno e conferma l’impegno dei leader nel voler creare maggiore inclusività per combattere l’intolleranza e la violenza.
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G7: Migrazione e Criminalità Organizzata
Uno dei temi centrali del vertice è stato quello della migrazione. Il G7 ha deciso di lanciare una “coalizione per prevenire e contrastare il traffico di migranti“, adottando un approccio “follow the money“, strategia ispirata al lavoro di Giovanni Falcone contro la mafia e particolarmente cara a Meloni. In particolare, l’approccio mira a identificare, indagare e contrastare efficacemente la criminalità organizzata, con un focus particolare sulla cooperazione internazionale per la confisca dei beni.
Il G7 ha anche espresso pieno sostegno all’accordo proposto dal presidente americano Joe Biden per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, il rilascio degli ostaggi e l’aumento dell’assistenza umanitaria. Nella bozza della dichiarazione finale del G7, si legge che devono essere “garantiti gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili palestinesi a Gaza“.
Riguardo all’Ucraina, alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky, i leader hanno deciso di destinare circa 50 miliardi di dollari, utilizzando le entrate straordinarie dei beni sovrani russi immobilizzati, per supportare la ricostruzione del paese. I leader del G7 hanno inoltre ribadito la necessità che la Russia termini la sua guerra di aggressione e risarcisca i danni causati all’Ucraina, stimati dalla Banca Mondiale in oltre 486 miliardi di dollari.
Clima e sostenibilità: una soluzione a più tappe
Sul fronte climatico, i paesi del G7 hanno riaffermato il loro impegno a rispettare l’accordo di Parigi, con l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C. Si sono impegnati a ridurre le emissioni globali di gas serra del 43% entro il 2030 e del 60% entro il 2035, rispetto ai livelli del 2019. Inoltre, è stato sottolineato che ulteriori azioni sono necessarie da parte di tutte le nazioni, in particolare delle principali economie, per raggiungere il picco delle emissioni globali di gas serra entro il 2025 e il net zero entro il 2050.
Guardando al futuro, il G7 ha espresso pieno e unanime sostegno ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, esortando tutti i paesi a osservare la Tregua Olimpica, come previsto dalla Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un impegno che riflette il desiderio di promuovere una relazione pacifica fra le diverse nazioni attraverso lo sport e l’ideale olimpico, che da sempre ricopre un’importante funzione di ponte fra culture, facendo incontrare e gareggiare persone di culture diverse, provenienti da Paesi differenti.
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