G7 Commercio, Tajani: “Al centro i sussidi di produzione, la Cina e l’innovazione”

"Vogliamo avere rapporti costruttivi con la Cina, ma spesso c'è concorrenza sleale" ha dichiarato il vicepremier forzista, sottolineando come sia necessario difendere le nostre produzioni dalle concorrenze estere

Redazione
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Il governo italiano sostiene con forza l’impegno per il dialogo e la cooperazione con i partner globali. Chiudersi è la negazione del commercio globale. Più commercio globale vuol dire crescita, pace e sicurezza. Le parole d’ordine della Presidenza italiana del G7!” così il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è espresso sull’inizio del G7 Commercio, in corso in queste ore a Villa San Giovanni in Calabria. Un summit che pone al centro la necessità della collaborazione tra Paesi per rendere il commercio uno strumento utile e fruttuoso, sempre nel rispetto dell’ecosostenibilità e dell’ambiente.

Sarà una sorta di ‘Stati generali‘ del commercio mondiale, dell’economia e della crescita: la libertà di scambio, di commercio e navigazione sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia” ha dichiarato il vicepremier, sottolineando come il summit si svilupperà attraverso quattro temi prioritari: Rafforzare il sistema commerciale multilaterale attraverso la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio; assicurare parità di condizioni sui mercati globali; incoraggiare la sostenibilità ambientale nel commercio; migliorare la resilienza e la sicurezza economica.

Il ministro Tajani, che presiederà il Group of 7, ha accolto questa mattina i colleghi che parteciperanno al summit. Oltre alla cerimonia di benvenuto e alla foto di famiglia, la prima giornata in Calabria prevede una visita al Porto di Gioia Tauro, primo in Italia per traffico merci e l’ottavo in Europa, dove Tajani presenterà ai colleghi anche l’iniziativa umanitaria Food for Gaza. È poi previsto un incontro tra i ministri del G7 ed i B7 (le comunità imprenditoriali) e una sessione allargata ai Paesi outreach. La giornata si concluderà una visita al Museo Archeologico di Reggio Calabria, che ospita i Bronzi di Riace.

Tajani: “Il G7 vuole lavorare per ricostruire una concorrenza leale

Al centro del G7 vi sarà, ovviamente, anche la questione della concorrenza con Paesi che negli ultimi anni hanno dimostrato di poter essere avversari economici dell’Europa. Prima tra tutti la Cina, su cui Tajani ha dichiarato: “È un Paese con cui vogliamo avere rapporti costruttivi. Siamo usciti dalla Via della Seta senza fare alcuna polemica. Allo stesso tempo rimangono dei partenariati con Pechino per rafforzare la collaborazione“.

Allo stesso tempo, però, il ministro degli Esteri ha sostenuto che sono molte le questioni aperte su questo fronte: “C’è spesso concorrenza sleale e se c’è chi non rispetta le regole bisogna intervenire per difendere la nostra produzione, italiana ed europea“. Una sorta di dichiarazione di intenti che si allinea con ciò che l’Unione europea dichiara da tempo. “Bisogna essere abili come europei” ha infatti sottolineato il ministro, definendo “una partita a scacchi” la concorrenza tra il Paese asiatico e l’Ue.

Antonio Tajani
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri

Il vicepremier forzista ha quindi spiegato che il nodo della questione risiede proprio nei sussidi che spettano a ciascun Paese. L’Ue deve essere in grado di allinearsi alla forza espressa dalla Cina per poter avere speranza di tornare a essere un elemento concorrenziale nel mercato globale. “Si tratta in sostanza di garantire che l’erogazione di tali sussidi avvenga in modo compatibile con la parità di condizioni per le imprese sui mercati, evitando pericolosi effetti discriminatori” ha infatti dichiarato Tajani, aggiungendo: “Da parte italiana si ritiene che, anche in questo settore, le regole della Wto siano rafforzate ed aggiornate, in modo da ripristinare una competizione leale a livello internazionale“.

Tajani sul Ponte sullo Stretto e la missione Aspides

Tornando poi sul piano nazionale, il ministro Tajani presenterà al G7 Commercio le speranze ma anche i successi di due progetti italiani: il Ponte sullo Stretto di Messina e la missione Aspides, ovvero la missione a difesa del commercio nel mar Rosso. Per quanto riguarda la nuova infrastruttura che collegherà Sicilia e Calabria, Tajani ha sostenuto che si tratta di “un modo per ribadire che incrementare il commercio è nel nostro interesse italiano e noi diplomatici siamo i primi ambasciatori della crescita italiana nel mondo“.

Sulla missione Aspides, invece, i toni sono stati più positivi. A seguito delle crescenti polemiche che hanno seguito l’avvio della missione, Tajani ha voluto utilizzare il G7 Commercio per annunciare che l’Europa “è riuscita a passare indenne dalla crisi di Suez al mar Rosso, dopo le tensioni provocate dagli Houthi e i loro attacchi ai mercantili occidentali“. Questo risultato è stato possibile anche grazie alla missione Aspides, come confermano “i dati che arrivano dal porto di Gioia Tauro che dimostrano che le preoccupazioni su un crollo delle attività dei porti italiani ed europei si stanno rivelando eccessive, perché abbiamo adottato le contromisure necessarie“.

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