Fratelli d’Italia scende al 27,9%, cresce M5S al 13%: cosa dicono i sondaggi politici

Tra la maggioranza emerge Forza Italia, che si colloca al secondo posto tra i partiti di governo con l’8,8% mentre la Lega fa registrare un calo più evidente

Redazione
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Secondo l’ultima rilevazione dei sondaggi forniti da Ipsos, il primo partito del Paese, Fratelli d’Italia è stimato al 27,9%. Una scesa che fa male alla premier Giorgia Meloni, ma che trova forza riconfermandosi in pole position tra i gruppi politici italiani. Tendenza contraria invece è il Movimento 5 Stelle: due mesi fa, alle elezioni europee, il partito di Giuseppe Conte non era riuscito a toccare il 10% mentre ad oggi lo scenario cambia, raggiungendo il 13%.

Fratelli d’Italia scende, cosa dicono i sondaggi

Fratelli d’Italia resta il primo partito del Paese. Tra la maggioranza emerge Forza Italia, che si colloca al secondo posto tra i partiti di governo con l’8,8% (+0,2) mentre la Lega fa registrare un calo più evidente piazzandosi in terza posizione nella compagine, all’8%, un risultato inferiore anche al dato delle politiche del 2022. Il panorama internazionale, e le polemiche sorte anche internamente al gruppo dei Patrioti sulla vicepresidenza del gruppo da parte di Vannacci, hanno presumibilmente contribuito a questo risultato. 

Nell’opposizione il Partito democratico di Elly Schlein si colloca al 22,6%, mentre cresce il Movimento 5 Stelle che registra il 13% e conferma la tendenza alla risalita rispetto al dato europeo. Avs mantiene il dato europeo che aveva segnato un buon successo di questa formazione: oggi è stimata al 6,4%. Infine, Italia Viva al 2,3% e in lieve crescita Azione che, con una stima del 3%, torna ad avvicinarsi al dato europeo. Come detto, con la parziale eccezione della Lega, variazioni poco significative.

Nella sua totalità il governo ha un indice di approvazione del 43%, un punto in meno rispetto a un mese fa, Giorgia Meloni un indice di 44%, anch’esso in calo di un punto. Quasi nulle le variazioni per quel che riguarda l’approvazione dei leader con la sola parziale eccezione di Antonio Tajani il cui indice scende di due punti, collocandosi a 33%. Da un lato conta la minore visibilità rispetto alla campagna elettorale, dall’altro le recenti polemiche con Salvini hanno forse contribuito a questo piccolo calo. 

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