Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, sul palco del Forum in masseria a Manduria non ha voluto sbilanciarsi su un suo possibile trasferimento a Bruxelles in quanto vicepresidente della Commissione europea. La possibilità era stata sottolineata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che aveva definito Fitto un’eccellente vicecommissario. Da quel momento, però, il gioco delle nomine non si è più arrestato e per ora i bivi davanti cui si trova il nostro Paese sono numerosi.
“Non entro nel merito della questione” ha dichiarato il ministro, sostenendo che la decisione verrà presa nelle prossime settimane, per poi però aggiungere i propri complimenti all’operato del governo: “Per una logica di peso e credibilità del nostro Paese e fatemelo dire di grande credibilità del nostro premier, mi sembra che l’Italia abbia tutte le condizioni per giocarsi la partita e per portare a casa un risultato utile per il Paese e che sgancerei dalle dinamiche politiche interne“.
Nella maggioranza, insomma, sono tutti per lo più convinti che la guida di Giorgia Meloni abbia permesso all’Italia di ottenere un ruolo di peso nell’Ue. La questione è però ancora aperta e il destino del nostro Paese sarà deciso solo nelle prossime settimane. Per quanto riguarda la decisione di Vox di passare al nuovo gruppo europeo da parte di Viktor Orban, Fitto non ha dubbi: non minerà la stabilità del gruppo die Conservatori europei.
Fitto: “La decisione di Vox non cambierà la sostanza delle cose“
Il ministro per gli Affari europei, affrontando la questione del nuovo gruppo europeo di ultradestra formato dal premier ungherese Viktor Orban, ha commentato la decisione presa dal partito spagnolo Vox di abbandonare Ecr, il gruppo europeo di cui Giorgia Meloni è presidente. Secondo il ministro, questa decisione “non cambia la sostanza delle cose“, perché il gruppo dei conservatori “resta uno dei gruppi parlamentari più importanti“. Secondo le parole di Raffaele Fitto, infatti, “Ecr ha una postura differente” anche perché al suo interno sono presenti il premier italiano, il primo ministro ceco e presto probabilmente anche quello ceco-fiammingo.
Fitto ha poi voluto sottolineare che spesso queste preoccupazioni nascono dal fatto che “in Italia sulla vicenda europea spesso di ragiona con un approccio molto nazionale che non è invece la reale situazione“. Inoltre, il ministro per gli Affari esteri ha ribadito che ora per il gruppo di Ecr “si delinea un approccio impostato sulla capacità di essere presenti nei governi nazionali, di guidarne alcuni ed essere determinanti in altri” e per questo secondo lui la scelta di Vox non dipende dalle scelte politiche di Ecr da “da valutazioni legate alla politica spagnola“.
Fitto: “Se ci sarà coabitazione in Francia ne vedremo delle belle“
Il ministro ha commentato anche il possibile risultato delle elezioni che si stanno svolgendo in questo momento in Francia. Fitto non si è voluto esprimere sulle sue considerazione, preferendo dichiarate che per comprendere “esiti e conseguenze” sarà necessario attendere il risultato elettorale. Fitto si è però lasciato andare, ammettendo: “Se coabitazione sarà, ne vedremo delle belle“.
Con questa frase Raffaele Fitto ha fatto riferimento al dibattito in corso in Francia sull’interpretazione della Costituzione. Non è chiaro, infatti, se in caso di coabitazione, l’indicazione di un commissario europeo spetti al Presidente della Repubblica o al primo ministro. Nel caso in cui Le Pen e Bardella superassero questo turno, quindi, la questione europea in Francia potrebbe divenire più spinosa che mai,
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