Con la fine della legislatura decadono anche gli incarichi attuali per politici e tecnici: vediamo cosa li aspetta dopo il 25 settembre
Chi non si è mai chiesto che fine facciano i ministri dopo il loro incarico? Le strade sono varie, c’è chi ritorna in cattedra e chi rimane in politica, ma tutti sperano di vedere il proprio nome in una qualche lista.
Nella XVIII legislatura sono ben 13 i ministri e i sottosegretari che non sono stati rieletti, ma che presto torneranno alle attività precedenti al governo Draghi. Valentina Vezzali, campionessa olimpionica, è stata la prima ad annunciare il suo ritorno come sportiva, dopo la delega allo Sport e attuale sottosegretario alla presidenza.
Altro nome possibile alle prossime elezioni del 25 settembre sembra quello di Elena Bonetti, professoressa associata di analisi matematica alla Statale di Milano e attuale ministra della Famiglia. È Renzi stesso a definirla uno dei punti di spicco di Italia Viva.
Chi torna in cattedra e chi resta in politica
Accanto alla Bonetti, anche Vincenzo Amendola, sottosegretario alla presidenza con delega agli Affari Ue, dopo il mancato seggio alle elezioni del 2018. Federico Freni, successore di Claudio Durigon come sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, dovrebbe essere candidato.
Invece, la dem Alessandra Sartore, molto vicina a Zingaretti, vorrebbe lasciare il mondo della politica, così come Marina Sereni, che, pur continuando a stare fra le fila del Pd, torna in Umbria.
Stessa situazione anche nel caso dei tecnici. Molti torneranno alle precedenti occupazioni, ma Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, sarà fra quello che devono trovarsi lavoro, dopo che ha dovuto rinunciare alla sua posizione di chief technology and innovation officer a Leonardo ed essendo, poi, stato sostituito nel frattempo.
Nel mondo universitario fanno ritorno la ministra Maria Cristina Messa, professoressa ordinaria di Diagnostica per immagini con specializzazione in Medicina nucleare e Marta Cartabia, docente di diritto costituzionale. Luciana Lamorgese e Roberto Garofoli, invece, rimangono in politica, la prima al Consiglio di Stato, il secondo a Palazzo Spada.