Il presidente del Friuli Venezia Giulia è stato accolto da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi per discutere di alcune delle tematiche più scottanti dell’ultimo periodo. Il Friuli Venezia Giulia si avvicina alle prossime regionali e Massimiliano Fedriga vorrebbe portare a casa un terzo mandato. A fermarlo, però, proprio la contrarietà del governo su questo fronte.
Lo scorso martedì, le Regioni del Nord-Est si sono incontrate a Palazzo Balbi, a Venezia, e hanno sottoscritto un documento della Conferenza delle Regioni in cui si chiede la possibilità di eliminare il limite dei mandati o comunque aumentarlo. Questo stesso documento è stato consegnato a Fedriga, affinché lui oggi potesse assicurarlo all’attenzione del premier.
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Le attese su questo incontro, quindi, erano molteplici. Uscito dalla sede della Presidenza del Consiglio, però, Fedriga avrebbe spiazzato i presenti. “Non abbiamo parlato di terzo mandato per i presidenti di Regione“, ha dichiarato il governatore friulano, sottolineando che il suo vertice si è concentrato maggiormente sugli elementi di crisi del Friuli Venezia Giulia in vista delle Regionali.
Incalzato ancora sul tema dei mandati, Fedriga ha ricordato di essere favorevole all’eliminazione della legge, specificando che dal suo punto di vista “la limitazione dei mandati è data dalla volontà popolare“. In ogni caso, il governatore ha ammesso di aver portato a Meloni le risultanze del Festival delle Regioni, mentre per quanto riguarda l’impugnazione della legge della provincia di Trento, Fedriga ha sostenuto che al decisione ultima spetterà alla Corte costituzionale.
Fedriga: “Con Meloni risolveremo frattura del centrodestra in Friuli Venezia Giulia”
Il contenuto dell’incontro tra Meloni e Fedriga, invece, si è sviluppato sulle prossime Regionali. “La nostra volontà è quella di ricomporre la frattura all’interno della maggioranza e rilanciare l’amministrazione regionale“, ha sostenuto il governatore. La spaccatura è nata dopo che gli assessori della Lega, di Forza Italia e della lista di Fedriga hanno rimesso le deleghe in relazione alle critiche ricevute dal ministro di FdI, Luca Ciriani, sui presunti ritardi nell’apertura di un ospedale a Pordenone.
Proprio alla luce di quanto discusso con Meloni, Fedriga si è detto pronto a convocare una riunione di maggioranza al fine di trovare una soluzione al problema. Interrogato sui problemi al momento presenti all’interno della maggioranza, il governatore ha sostenuto che si tratta prettamente della questione dell’ospedale e di non voler creare assolutamente altre polemiche.
Inoltre, nel corso dell’incontro con il premier il presidente del Friuli Venezia Giulia è riuscito a raggiungere anche un accordo sul decreto liste d’attesa, che permetterà di compiere passi in avanti fondamentali. Secondo quanto da lui riferito, questo prevede che i poteri sostitutivi debbano avere dei parametri chiari per essere attuati, oltre a parametri chiari per l’uscita dai poteri sostitutivi, così che “le Regioni non si trovino, come nel caso di disavanzo, dei commissari e dei commissariamenti che durano decenni e oltretutto non hanno per nulla risolto la situazione“.
Inoltre, governo e amministrazione regionale si sono impegnati a scrivere insieme un piano sanitario nazionale, che manca in Italia dal 2008. “L’obiettivo è dare risposte al Paese a un tema così delicato come il libro della salute“, ha spiegato Fedriga, aggiungendo di essere soddisfatto dell’esito dell’incontro.
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