Il Mef ridimensiona la tassa sui cosiddetti extraprofitti bancari. L’importo dovuto dai singoli istituti non potrà superare infatti lo 0,1% degli attivi patrimoniali, ovvero di tutti i beni che le banche possiedono.
Secondo il governo, e una scelta che mira a salvaguardare la stabilità delle banche, che non sono imprese qualunque, considerando quanto sia rilevante e fondamentale il credito in Italia.
Calenda (Azione): “Tassando le banche puniremo i risparmiatori”
“La misura del governo sugli extraprofitti ottiene l’effetto contrario“. Lo afferma Carlo Calenda, leader di Azione, ad Agorà, commentando l’annuncio del governo di una tassa sugli “extraprofitti ingiusti” ottenuti dalle banche. “Se tu metti una tassa straordinaria hai 2 effetti: le banche prestano di meno, dunque l’economia si ferma e gli investitori non si fidano più. Queste due cose insieme non funzionano, io capisco che è popolare dire tasso le banche ma così punisci i risparmiatori“.
Barelli (Forza Italia): “Aprire un tavolo per soluzioni adeguate”
“Gli extraprofitti sono un provvedimento sbagliato, che abbiamo spesso criticato: la sua efficacia contro l’inflazione è discutibile, mentre ha certamente reso più difficile per imprese e cittadini accedere al credito nel momento in cui sarebbe stato necessario invece agevolare l’operazione per velocizzare gli investimenti e agganciare la ripresa economica”. Lo dice in un’intervista a Qn il capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli.
“Le banche devono collaborare col governo per far ripartire l’Italia. Ma senza forzature. La credibilità di un paese – spiega Barelli – dipende da quanto è forte e solido il sistema bancario”.
“Bisogna chiamare al tavolo una rappresentanza autorevole delle banche ( cominciando dall’Associazione bancaria italiana), per trovare le soluzioni giuste e condivise, evitandobrutte reazioni delle borse e dei mercati”.
Rispetto alla conversione del decreto sugli extraprofitti in Parlamento, il capogruppo di Forza Italia afferma che “staremo a vedere l’evoluzione della faccenda. Come forza responsabile di governo – conclude Barelli – noi daremo il nostro contributo per eventuali o necessari miglioramenti e correzioni”.