Il ministro all’Economia al Fmi: “Nel Def sforzo di responsabilità sui conti” e rassicura le agenzie di rating sulla revisione del Pnrr. Cina? “Serve cautela”
L’economia italiana è “resiliente”. Il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti rassicura le agenzie di rating alle quali si presenta con il Def, un “bel volumetto che spiega la traiettoria dei conti pubblici come ce l’aspettiamo”. Gli incontri “positivi”, spiega il titolare di via XX Settembre, sono stati “l’occasione per ribadire quello che è stato lo sforzo di questi mesi che mi sembra assolutamente ispirato da un principio di responsabilità nella gestione dei conti pubblici”.
I temi caldi del Fmi
L’esordio alle riunioni del Fondo monetario internazionale offre a Giorgetti l’opportunità di presentarsi come ministro e di presentare il governo italiano. E l’occasione per toccare molti grandi temi, fra i quali la Cina in vista della scadenza dell’accordo sulla via della Seta. A chi gli chiedeva, nel corso della conferenza stampa congiunta con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, dell’intesa e se sarà rinnovata, Giorgetti ha detto: la valutazione “sarà fatta dalla premier. Il contesto geopolitico e quello che ho percepito induce ancora a maggiore cautela rispetto al passato”. Quindi ha spiegato che le sue “inclinazioni personali sono quelle di qualche anno fa quando, come ministro, ho provveduto a depurare quell’accordo dalle parti più delicate e strategicamente scomode”.
Gli aiuti a Kiev: il piano B dell’Italia
L’Europa è “alleata degli Stati Uniti. Non siamo spettatori neutrali”, sottolinea il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni a chi gli chiedeva della visita della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in Cina insieme al presidente francese Emmanuel Macron. Al G7 e al G20 Giorgetti ribadisce l’assoluta convinzione dell’Italia negli sforzi anche finanziari per aiutare l’Ucraina. Proprio in merito agli aiuti a Kiev, il ministro cavalca in questi giorni un tema caro al Belpaese, ossia l’ipotesi di sottrarre dal calcolo del debito alcune delle spese di difesa a uso internazionale, come quelle sull’Ucraina. ” È una delle cose che faranno parte della nostra discussione” a livello europeo, assicura Gentiloni.
L’incontro con l’americana Janet Yellen
Nella girandola di incontri il ministro ha l’occasione di incontrare esponenti dell’amministrazione americana, fra i quali la segretaria al Tesoro Janet Yellen, alla quale ricorda gli sforzi dell’Italia a “sostegno dell’Ucraina, l’approccio prudente dell’ultimo Def e l’impatto sostenibile sui conti pubblici”. Giorgetti e Yellen si soffermano anche sul ruolo che l’Italia potrebbe avere per l’autonomia energetica dalle fonti russe e sull’Inflation Reduction Act. Sull’Ira l’Europa e gli Stati Uniti hanno avviato una “dialogo” che va nella “giusta direzione”, spiega Gentiloni.
L’Italia resiliente
Alle agenzie di rating “abbiamo spiegato le motivazioni della revisione” del Pnrr “che sono semplicemente di carattere oggettivo. È stato scritto prima della guerra in Ucraina, prima dei prezzi dell’energia alle stelle, di un’inflazione a doppia cifra. Mi sembra che un aggiornamento oggi è in qualche modo dovuto. Certo – ammette Giorgetti – noi abbiamo 200 milioni da rivedere altri ne hanno meno”.
Sull’Italia “credo ci sia grande attenzione, siamo noi che ci sottostimiamo rispetto alla nostra capacità economica. Secondo me resiliente è esattamente la definizione del sistema italiano: l’economia reale italiana ha una capacità impareggiabile di affrontare le sfide”, aggiunge Giorgetti dicendosi fiducioso nello “spirito imprenditoriale italiano. Se riusciamo a riattivarlo diventa più semplice immaginare una crescita maggiore. Non ho trovato orientamento di pregiudizio o negativo verso il nostro paese”.