A Bruxelles i ministri dell’Energia hanno dato il via libera politico ai cinque provvedimenti sulla questione energetica, in attesa dell’accordo sul tetto
A Bruxelles, i ministri dell’Energia dell’Unione Europea hanno dato il via libera politico ai cinque provvedimenti sulla questione energetica, in attesa dell’accordo sul price cap.
Cosa prevedono i cinque provvedimenti
La commissaria europea dell’energia, Kadri Simson, ha precisato la grande importanza del processo che consentirà di mettere in comune la domanda europea attraverso la piattaforma energetica dell’Ue, premettendo poi di acquistare circa 13,5 miliardi di metri cubi di gas nel 2023. In secondo luogo, verrà comunicato all’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer), il compito di sviluppare un nuovo parametro di riferimento per il gas naturale liquefatto entro la fine di marzo. Su questo punto, la commissaria ha affermato: “L’attuale parametro di riferimento più diffuso è il Ttf, che non riflette più la situazione del mercato del gas dell’Ue ed è quindi necessario uno strumento complementare”.
Il terzo provvedimento è invece relativo allo sviluppo di interruttori automatici per il trading di derivati infra-giornaliero. Ciò, per fare in modo che non ci sia un’eccessiva volatilità, alleviando lo stress di liquidità per i servizi energetici. Inoltre, si punta a rafforzare la solidarietà energetica dell’Europa, garantendo una certa stabilità per gli Stati membri. Il quinto ed ultimo punto infine, designa un’accelerazione delle procedure di autorizzazione per le tecnologie (pannelli fotovoltaici e pompe di calore) che possono aiutare durante questo inverno.