La prima cittadina: “I bresciani hanno scelto” poi la chiamata con Schlein. Il Carroccio non va oltre il 7%. Rolfi: “Lavoriamo per il 2028”
Il giorno dopo la vittoria di Laura Castelletti, la prima sindaca della città, a Brescia circola online una foto scattata venerdì scorso: Fabio Rolfi con i vertici nazionali del centrodestra, da Salvini a Giorgia Meloni. In rosso – sotto l’immagine del candidato sconfitto del centrodestra – è stata aggiunta una scritta: “Ciao Belli”. La stessa frase, a parole invertite, usata da Matteo Salvini per commentare l’addio alla Rai della coppia Fazio-Litizzetto con un sarcastico “Belli ciao”.
Laura Castelletti, il percorso fino alla fascia tricolore
Cinquantacinque anni, tecnica di laboratorio chimico biologico, due figlie – Margherita e Caterina – la prima cittadina donna di Brescia ha ricevuto subito la telefonata della sua segretaria Elly Schlein, anch’essa prima esponente donna a guidare il Partito democratico. Curriculum politico di tutto rispetto: nel 1991 l’elezione in consiglio comunale, poi presidente del consiglio comunale e infine vicesindaco reggente per dieci anni, con deleghe alle attività culturali, sistema museale e bibliotecario urbano, rapporti con enti e istituzioni di promozione culturale, promozione turistica della città e gemellaggi, innovazione e nuove tecnologie e smart city; fino alla fascia tricolore di sindaco. “I bresciani hanno chiaramente deciso da che parte stare e che idea di città hanno”, commenta la neoeletta Castelletti. “Siamo una città competitiva e solidale e continueremo ad essere così”, annuncia.
Lo stacco di 13 punti
In una provincia a forte trazione centrodestra, e nel giorno in cui sul territorio il centrosinistra perde tre comuni come Ospitaletto, Manerbio e Toscolano, Laura Castelletti ha trionfato con il 54,84% con oltre 13 punti rispetto all’avversario di centrodestra ed ex assessore regionale Fabio Rolfi che si è fermato al 41,67%. La sindaca è stata trascinata dal Pd che si conferma primo partito a Brescia con il 26,84% di consensi, ma anche dal terzo Polo con il 7.04 e dalla lista Civica Castelletti che ha ottenuto il 7,87%.
Il flop di Lega e Forza Italia
In casa centrodestra il tonfo alle amministrative a Brescia ha lasciato un segno ancora più profondo rispetto a cinque anni fa, quando la coalizione venne schiacciata, con la forzista Paola Vilardi candidata, dalla riconferma scontata di Emilio Del Bono. Fabio Rolfi ha iniziato la campagna elettorale otto mesi fa, ma alla fine è stato tradito da due partiti su tre. Perché se è vero che Fratelli d’Italia, pur arretrando, ha tenuto, conquistando oltre il 16% di voti e risultando seconda forza in città, Lega e Forza Italia hanno fatto flop. La Lega, nonostante la presenza reiterata di Matteo Salvini durante l’ultimo mese, non è andata oltre il 7,5% in questa tornata amministrativa. I consiglieri comunali saranno solo due.
Rolfi: “Le sconfitte fanno male”
Il Carroccio è stato superato dalla civica che porta il nome di Fabio Rolfi e che, coordinata dall’ex vicepresidente della Lombardia Viviana Beccalossi, con l’11,69%, ottiene quattro consiglieri e a sorpresa è la terza forza politica in città. La grande assente nel centrodestra a Brescia è stata soprattutto Forza Italia che con il 3,86% avrà un solo consigliere, ottenuto per il rotto della cuffia. Rolfi ha già annunciato che resterà in consiglio comunale. “Lavoriamo per il 2028. Le sconfitte fanno male, ma – aggiunge – bisogna ascoltare quello che dice la città”.