Il premier interviene al tavolo di Elmau: «Non si ripetano gli errori del 2008: serve mitigare l’aumento dei prezzi e ridurre la dipendenza dalla Russia»
Non si commettano gli errori della crisi 2008: la condizione attuale non deve dare adito al ritorno del populismo. E’ uno dei pensieri espressi dal premier Mario Draghi, intervenuto domenica pomeriggio a Elmau, al tavolo del G7, in Germania.
«Vanno evitati – spiega Draghi – gli errori commessi dopo la crisi del 2008: la crisi energetica non deve produrre un ritorno del populismo. Ci sono gli strumenti per farlo: va mitigato l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, oltre a compensare le famiglie e le imprese in difficoltà e tassare le aziende che fanno profitti straordinari. Anche quando i prezzi dell’energia scenderanno, non è pensabile tornare ad avere la stessa dipendenza dalla Russia che c’era prima. La dipendenza dalla Russia va eliminata per sempre».
Inoltre secondo il premier mettere un tetto al prezzo dei combustibili fossili importati dalla Russia «ha un obiettivo geopolitico oltre che economico e sociale; vanno ridotti i finanziamenti alla Russia e va eliminata una delle principali cause dell’inflazione».