Il premier a Milano al convegno sulla lotta all’illegalità: «E’ una straordinaria opportunità di sviluppo, non possiamo creare ostacoli alle imprese»
«Il Pnrr ci offre una straordinaria opportunità, dobbiamo difenderlo dalle infiltrazioni mafiose». Il premier Mario Draghi interviene a Milano nell’ambito del convegno dal titolo “Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia” rilanciando la volontà, già annunciata nei giorni scorsi, di accelerare sulla via del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Parole che assumono un’eco ancora più ampia, a poche ore di distanza dalla cerimonie di Palermo per l’anniversario della morte di Falcone.
Il ricordo di Falcone
«Le mafie hanno cambiato natura – spiega il premier – l’incubo stragista è stato sostituito dalla criminalità imprenditrice che si insinua nei consigli d’amministrazione e nelle aziende, minacciando la libertà d’impresa e la libera concorrenza. Per questo è necessario seguire l’insegnamento di Giovanni Falcone, ovvero seguire la traccia dei soldi. Ma soprattutto vigilare sui modi con cui si spendono i soldi pubblici e sorvegliare sull’uso dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza».
Più potere ai prefetti
Nell’ambito del suo intervento Draghi è poi intervenuto sugli strumenti legislativi a disposizione del Governo per fronteggiare le infiltrazioni. «La lotta all’illegalità impone una miglior tutela della spesa pubblica. Dobbiamo fermare e punire chi cerca di drenare fondi pubblici a vantaggio di società mafiose. Le indagini giudiziarie e l’attività investigativa sono una parte essenziale di questo sforzo. Per proteggere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, semplifichiamo le procedure, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli. Ampliamo gli strumenti a disposizione dei prefetti, come la prevenzione collaborativa, senza creare nuovi ostacoli per le imprese. Lo facciamo per difendere la straordinaria opportunità che il Pnrr ci offre, la nostra credibilità verso i cittadini e i partner europei».