Ostellari: “Inutili polemiche sull’entità della pena”. Si attende il voto del 6 dicembre
A seguito dei 90 emendamenti presentati in Commissione Giustizia del Senato, anche l’esecutivo si è mosso per modificare il decreto legge relativo ai “Rave Party” e la riforma Cartabia. Le parole di Andrea Ostellari – sottosegretario alla Giustizia, che segue il provvedimento per conto del Governo – sono chiare: “Così ci si può rendere conto di quanto siano state inutili le polemiche sull’entità della pena e sul fatto che si potessero fare le intercettazioni”.
Le proposte di modifica
La presidente della Commissione – e relatrice del testo – Giulia Bongiorno, ha proposto ben quattro modifiche, raccogliendo numerosi suggerimenti arrivati dalle audizioni e riuscendo così a “tipizzare al meglio” la norma. “Nell’ufficio di presidenza della Commissione abbiamo deciso di dare 24 ore di tempo, dal momento del deposito degli emendamenti del governo, per i subemendamenti, dopodiché, da martedì 6 dicembre si passerà al voto e sarà una seduta fiume perché si dovrà concludere l’esame del testo che è atteso nell’Aula di Palazzo Madama per il 12 dicembre” ha spiegato Bongiorno.
La discussione di Lega e FI
Aspettando il voto del 6 dicembre, il clima resta teso. Alcune illustrazioni degli emendamenti hanno fatto discutere Lega e Forza Italia. Per quanto riguarda la norma anti-Rave, il partito di Salvini ha pensato ad una pena differente per gli organizzatori – da 3 a 6 anni – e per coloro che partecipano – da 2 a 4 anni – con la successiva confisca di tutto il materiale. A tenere posizione poi, Forza Italia con Pierantonio Zanettin in merito l’impossibilità per il Pm di ricorrere in appello in presenza di una sentenza di assoluzione. “Quello dell’impossibilità per il Pm di presentare ricorso in caso di assoluzione è uno dei punti del programma sulla giustizia del centrodestra, quello con il quale ci siamo presentati agli elettori e voglio proprio vedere chi nella maggioranza si sfilerà…”, queste sono le parole di sfida lanciate da Zanettin.