Dl Casa, ok della Camera, Salvini: “Felice di passare dalla parte del cittadino”

Per la gioia della Lega e Salvini, la Camera ha approvato il loro dl Casa che permette di rendere abitabili anche abitazioni molto piccole

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La Camera dei deputati ha approvato il decreto Casa, a cui ieri il governo ha dato la fiducia. È stato approvato con 155 voti a favore, 79 contrari e 9 astensioni. Il prossimo passo sarà passare sotto l’esame del Senato. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 28 luglio. Il dl reca misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica.

Dl Casa, la felicità di Salvini

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si mostra felicissimo per l’approvazione della Camera: “Sono felicissimo. È una bellissima giornata”, afferma il ministro con entusiasmo per poi andare a scattare una foto di gruppo con i deputati nel cortile di Montecitorio.

Dl Casa, Matteo Salvini
Dl Casa, Matteo Salvini

Il vicepremier e leader della Lega ha dichiarato che questo dl potrà facilitare la vita degli italiani, che in questo momento sono vittime della burocrazia e non possono valorizzare i loro immobili difformi per pochi centimetri. Inoltre si può semplificare anche il cambio di destinazione d’uso per immobili vuoti o sfitti e che possono quindi essere usati in modo diverso.

“Si passa dalla parte del cittadino, perché si passa dal silenzio-rigetto – chi andava con la sua pratica edilizia in comune e il comune non gli rispondeva, significava che il cittadino non poteva fare nulla – al silenzio-assenso – io arrivo in Comune e ti propongo la mia pratica se entro 30 o 45 giorni, a seconda del tipo di pratica, il pubblico non mi risponde, vuol dire che io sono titolato a poter fare i lavori che ho chiesto di eseguire”, ha detto il vicepremier.

Dl Casa, il dissenso dell’AVS

Il capogruppo di AVS nella commissione Affari costituzionali Filiberto Zaratti, nell’Aula della Camera, ha dichiarato che questo è un dl sfascia-regole. In questo provvedimento per lui ogni regola viene sfasciata, e “le piccole difformità che dite di voler sanare sono già oggetto del Testo unico dell’edilizia che consente di farlo”.

Afferma che l’obiettivo reale è un altro, ovvero “la sanatoria di milioni di metri cubi di piccolissime cubature – garage, cantine e lavatoi – che improvvisamente avranno un enorme valore diventando abitabili grazie al vostro decreto: fate brindare con lo champagne i costruttori di tutto il Paese, da Cortina a Positano, e non vi importa di niente altro”.

Inoltre aggiunge che a loro non importa nemmeno il dissenso delle Regioni, anche se sono loro ad aver fatto l’autonomia differenziata. “Il Dl sfascia-regole dimostra la natura di questo Governo: a trazione leghista e servo dei poteri forti”, conclude.

Dl Casa, le parole di Anna Ascani del Pd

Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata democratica, ha dichiarato che questo dl porta a sacrificare i diritti delle persone in nome di un interesse particolare: “Il fantomatico piano “Salva Casa” altro non è se non uno spudorato schiaffo in faccia ai tanti italiani in condizioni di difficoltà economica, agli studenti fuorisede, a chi necessita di un alloggio, a chi davvero ha bisogno”.

Dice che il governo ha già abolito il fondo per il contributo affitti e quello per la morosità incolpevole e ora fa sì che scantinati e sottotetti di 20 mq per una persona e 28 per due siano abitabili. La deputata è allibita da questo tipo di aiuto che Salvini dice di dare ai cittadini: “Queste sarebbero le misure a sostegno dei cittadini di Salvini? Dare la possibilità di vivere inscatolati?”. Dice che in ogni decisione che prende il governo appare l’obiettivo di “spingere più in fondo gli ultimi della fila”.

Dl Casa, cosa cambia

Il decreto prevede modifiche delle norme che consentono di stabilire se una casa risponde o meno ai requisiti igienico sanitari. È stato un punto fondamentale nella campagna elettorale di Salvini e della Lega, pe questo il ministro è super contento che la Camera lo abbia approvato.

Con il decreto legge sarà possibile abitare in una casa con un’altezza di 2,40 metri e con una superficie di 28 metri quadri per due persone e 20 metri quadri per una. L’obiettivo per Salvini è quello di mettere sul mercato immobiliare molte più abitazioni e sfruttare al meglio lo spazio in città. Le modifiche vanno a cambiare una norma del 1975, che secondo il partito di Salvini era diventata vecchia e non più adatta alle esigenze attuali.

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