Il decreto legge Carceri ha ottenuto l’approvazione della Camera tra l’indignazione delle opposizioni, che ne hanno criticato il contenuto, ritenuto inefficace a contrastare la grave emergenza delle strutture detentive italiane. Sulla questione è intervenuto Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, che ha sottolineato le mancanze del provvedimento, così come l’inefficacia delle proposte del governo, che dal suo punto di vista ha eliminato a priori una delle soluzioni più efficaci da considerare.
“Se davvero la premier vuole mostrare la propria autorevolezza e di essere nel pieno del suo mandato, deve approvare l’unica misura davvero efficace per mettere fine ai suicidi di massa e al trattamento indegno della popolazione carceraria: proponga subito l’amnistia, con le modalità che riterrà più idonee per alleggerire sensibilmente il numero dei detenuti“, ha dichiarato il politico di Azione, sottolineando come tutte le critiche rivolte all’amnistia siano solamente scuse, perché “lo Stato non verrebbe ferito nella sua autorità” perché “al contrario dimostrerebbe di saperla esercitare senza venir meno al principio di umanità“.
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Senza una riforma dura ma concreta come l’amnistia, secondo Napoli, “tutte le misure fin qui immaginate dal ministro Nordio per risolvere il sovraffollamento delle carceri valgono meno dei pannicelli caldi“. Il politico di Azione già ieri, subito dopo la votazione del decreto carceri, aveva espresso il suo parere su quanto avvenuto alla Camera, sostenendo che “governo e opposizioni navigano al buio e sparano nel mucchio, non avendo nessun traguardo da raggiungere che non sia strappare gli applausi delle rispettive curve“.
Napoli (Azione): “Governo assediato dal problema del sovraffollamento delle carceri“
Osvaldo Napoli, per spiegare quanto accaduto durante la votazione alla Camera sul decreto Carceri, ha sostenuto che “se un osservatore straniero che arrivasse oggi in Italia e volesse capire che cosa succede nella giustizia e nel mondo carcerario probabilmente penserebbe di essere finito in un manicomio“ perché “vedrebbe un governo assediato dal problema del sovraffollamento delle carceri che, in pochi mesi, ha deliberato l’esistenza di altre 19 fattispecie di reati per cui ci saranno migliaia di altri processi da istruire con la conseguenza di amplificare il sovraffollamento delle carceri“.
Allo stesso tempo, l’osservatore non troverebbe una situazione migliore nel centrosinistra: “Le opposizioni a questo governo e al provvedimento sulle carceri sono le stesse forze che, senza alcun processo, hanno chiesto le dimissioni del presidente della Liguria, alternando atteggiamenti di garantismo per chi in carcere c’è già con atteggiamenti giustizialisti, tipici di chi in carcere metterebbe chiunque“. Il politico di Azione, quindi, non salva nessuno né a destra né a sinistra, individuando da sé quella che dal suo punto di vista è l’unica soluzione efficace per ridurre il problema del sovraffollamento delle carceri nel nostro Paese.
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