Dl Agricoltura, ok dalla Camera: cosa prevede

La Camera dei Deputati ha approvato oggi il dl agricoltura che è già stato approvato dal Senato

Redazione
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La Camera dei Deputati ha approvato nella giornata di oggi il testo del dl Agricoltura, già in precedenza passato al Senato. Il provvedimento è passato con 181 voti a favore e 111 contro.

Dl Agricoltura, le parole di Mirco Carloni

Il presidente della commissione Agricoltura, il deputato della Lega Mirco Carloni, relatore del dl Agricoltura ha dichiarato ieri durante la discussione nella Camera che il decreto introduce misure urgenti per sostenere le imprese agricole, della pesca, dell’acquacoltura e altri settori strategici italiani che stanno in crisi. Per le imprese agricole è proposta una moratoria sui mutui, l’ampliamento delle garanzie dell’Ismea, l’aumento del Fondo per la sovranità alimentare e le risorse dedicate ai produttori di grano e alle imprese della pesca.

Dl Agricoltura, Mirco Carloni
Dl Agricoltura, Mirco Carloni

Carloni ha dichiarato che gli allevamenti di specie a rischio avranno contributi e proroghe fiscali e i comuni avranno rimborsi per le spese di comunicazione agli indigenti e ristori per i danni da frane in alcune regioni. Le imprese agricole colpite dalle alluvioni avranno riduzioni di premi e contributi e modifiche normative sugli operai agricoli. C’è una normativa sugli ammortizzatori sociali per le situazioni climatiche eccezionali e interventi per gestire le crisi industriali. L’obiettivo è inoltre combattere contro il caporalato, ovvero una forma illegale per reclutare la mano d’opera, e contro le pratiche commerciali sleali.

Importante sarà l’attenzione all’ambiente, come il fatto di limitare gli impianti fotovoltaici in zone agricole. Mentre per la biosicurezza ci saranno misure per controllare il cinghiale, con la nomina del Commissario per la peste suina, ma anche i commissari per contrastare il granchio blu, la brucellosi e la tubercolosi. Verrà scelto il personale ispettivo per la polizia agroalimentare nei Carabinieri e verranno modificate le dipendenze funzionali del Comando forestale. Si deciderà il personale per vigilare la fauna selvatica e si estenderà il periodo della caccia al cinghiale. Verrà inoltre prorogato l’incarico del Commissario per la scarsità idrica e verrà istituito il Dipartimento per le politiche del mare.

Dl Agricoltura, le considerazioni di Lollobrigida

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha approfondito ieri durante la discussione nella Camera la tematica della Xyella, un batterio trasmesso da diversi insetti che porta gravi malattie a un’estesa varietà di piante. Il ministro non l’ha considerata un’emergenza, ma è sicuramente qualcosa da non sottovalutare. Bisogna “investire su scienza e ricerca” e “portare gli agricoltori a tornare ad investire su colture di olivi più resistenti alla Xylella o a riconvertire le loro attività”.

Il ministro ha affrontato poi il problema del caporalato, riferendosi al caso dell’operaio indiano morto a Latina. Ha affermato che “io spero che avremo la forza di continuare a lavorare insieme” sul caporalato “nel solco di chi ci ha provato. Perché nessuno”, nelle forze politiche, “può essere imputato di volersi voltare dall’altra parte. Tutti ci hanno provato, dobbiamo capire cosa non ha funzionato, perché il fenomeno non è comparso 18 mesi fa. E Satnam Singh e altre migliaia e migliaia di lavoratori venuti da altri paesi o anche cittadini italiani vengono sfruttati da troppo tempo”.

Dl Agricoltura, le modifiche del Pd

Ieri alle 12 c’è stata la conferenza stampa del Gruppo parlamentare del Pd a Montecitorio. L’obiettivo è stato quello di presentare alla Camera il pacchetto di modifiche apportate dai democratici al decreto Agricoltura. Hanno partecipato la presidente delle deputate e dei deputati democratici, Chiara Braga, i capogruppo in commissione Agricoltura, Ambiente e Lavoro, Stefano Vaccari, Marco Simiani e Arturo Scotto, e la responsabile economia del Pd, Maria Cecilia Guerra.

Stefano Vaccari ha dichiarato che “il governo sta trascurando un settore strategico con interventi ‘alla giornata’: chiediamo strategie di medio e lungo periodo lontane da mancette senza senso che durano lo spazio di una notte”. Ha detto che il pacchetto di modifiche serve a migliorare il decreto e a dare risposte concrete su diversi temi, quali il caporalato, le gravi criticità del settore dalla crisi idrica, la peste suina, il giusto prezzo del cibo e le emergenze conseguenza dei mutamenti climatici.

Arturo Scotto capogruppo Pd in commissione lavoro di Montecitorio è intervenuto alla conferenza stampa per le misure emendative del Pd dicendo che “un decreto che mette una pezza, ma non risolve la piaga del caporalato. Per farlo occorrono controlli più significativi, incrociare davvero le banche dati, colpire la parte illegale della filiera agricola, per esempio sono ancora poche o pochissime le aziende che aderiscono alla rete agricola di qualità; e allo stesso tempo colpire il lavoro irregolare e nero.

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