Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato l’approvazione di un nuovo decreto legge contro le aggressioni a medici, infermieri e operatori sanitari, volto a rafforzare le tutele e contrastare la violenza nei loro confronti. Il provvedimento, approvato durante il Consiglio dei Ministri, prevede l’arresto immediato in flagranza di reato, anche differito, per chi aggredisce un operatore sanitario. Inoltre, il decreto inasprisce le pene per i danni causati a strutture sanitarie, come pronto soccorso e reparti.
Le parole di Schillaci
Schillaci ha evidenziato che queste misure si aggiungono a quelle già introdotte lo scorso anno, tra cui l’aumento delle pene per gli aggressori, la procedibilità d’ufficio per questi reati e il potenziamento della presenza delle forze di polizia negli ospedali. Il ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di interventi culturali per promuovere il rispetto e la fiducia tra pazienti e operatori sanitari, attraverso campagne di sensibilizzazione.
Durante lo stesso Consiglio dei Ministri è stato anche discusso il decreto sui flussi migratori, con modifiche relative alla regolamentazione dell’immigrazione regolare, il contrasto al caporalato e norme sulla sicurezza. Tuttavia, l’approvazione è stata rinviata per ulteriori approfondimenti.
Le parole di Nordio
Durante la conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato l’importanza del decreto legge contro le aggressioni a medici e operatori sanitari, affermando che si tratta di un provvedimento cruciale con un forte potenziale deterrente. Nordio ha definito “intollerabili” le aggressioni contro il personale sanitario e i danneggiamenti alle strutture e agli strumenti di cura, ribadendo la necessità di un’azione forte per proteggere coloro che si dedicano alla salute dei cittadini.
Nordio ha anche risposto alle critiche che accusano il governo di una tendenza a “panpenalizzare”, ossia di ricorrere eccessivamente alla via penale per affrontare i problemi sociali. Tuttavia, ha espresso la convinzione che questo decreto troverà ampio consenso, poiché risponde a una necessità reale di protezione e sicurezza per il personale sanitario e sociosanitario
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